La forza dell’acqua ha portato via tutti i partecipanti all’evento. Molti sono stati scaraventati in un fiume nelle vicinanze, decine sono le auto coinvolte, mentre il tendone dove si svolgeva la festa è stato spazzato via. Sono state identificate le 4 vittime della tragedia: si tratta dei trevigiani Maurizio Lot, 52 anni, di Farra di Soligo; Giannino Breda, 67 anni, di Sernaglia della Battaglia; Fabrizio Bortolin, 48 anni, di S.Lucia di Piave; Luciano Stella, 50 anni , di Pieve di Soligo.
I soccorsi hanno difficoltà ad intervenire. Sono presenti 40 carabinieri, attivata anche la Protezione Civile. La zona è stata illuminata con apparecchiature fotoelettriche per facilitare le ricerche.
In un primo momento si è pensato ad un “tappo” di balle di fieno che avrebbe bloccato il decorso del fiume e provocato l’esondazione. Secondo il capo del Genio Civile di Treviso, Alvise Lucchetta, e il comandante provinciale della Forestale, Alberto Piccin il disastro è stato provocato “dall’eccezionale quantità d’acqua caduta nella zona in un tempo brevissimo”. La Procura di Treviso ha aperto un’inchesta come atto dovuto, ma non ci sono né indagati né ipotesi di reato.
Il Corpo Forestale in queste ore continua il monitoraggio del territorio per la ricostruzione dell’evento; “le squadre sul territorio hanno verificato che la quantità di detriti accumulati nel piccolo bacino a monte del mulino, non lascerebbe presupporre un effetto tappo tale da giustificare la quantità di acqua e fango che si e’ abbattuta sui cittadini”, si legge in una nota.
Il governatore del Veneto Luca Zaia chiederà lo stato di calamità per tutta l’area colpita. “Questo è un lutto per tutto il Veneto e per l’Italia. Il comune di Refrontolo è devastato”, ha commentato.
Gli elicotteri sorvoleranno le zone dei comuni di Cison di Val Marino e Tarzo che nei giorni passati hanno subito “eventi calamitosi di simile natura ma fortunatamente senza esiti nefasti per la cittadinanza, per monitorare lo stato dei torrenti e dei territori, anche con l’ausilio di esperti geologi, per predisporre in tempi utili eventuali piani di evacuazione o interventi specifici”.