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Triad Wars – Mafie cinesi all’azione!

Da Videogiochi @ZGiochi
di Matteo "The_Unk" Lusso

Quando Triad Wars è stato svelato al pubblico i dubbi sul reale successo del nuovo titolo di United Front Games si sono subito insinuati tra i fan dell’agente Wei Shen, poiché in molti si aspettavano uno Sleeping Dogs 2 o comunque un titolo ambientato nello stesso universo del primo capitolo, ma non un free to play, soprattutto per la paura che venisse rovinato da micro-transazioni invadenti. United Front Games ha però reso disponibile una prima closed beta che ci ha permesso di dare un’occhiata a quello che sarà il futuro Triad Wars.

Senza titolo-2

Il mio racket per un cavallo

Avviato il gioco ci verrà chiesto di unirci ad una delle tre triadi locali e di selezionare un alter ego con cui iniziare a giocare. Purtroppo non abbiamo avuto la possibilità di modificarne l’aspetto o l’abbigliamento, ma è probabile che tale feature venga aggiunta per il lancio del gioco, dato che nel menù è presente la voce del guardaroba non ancora selezionabile. Fatto ciò inizierà il filmato introduttivo – il cui video è stato sostituito da dei placeholder, ovvero delle immagini di Hong Kong – e la voce del nostro mentore ci spiegherà come funziona la vita criminosa. Finalmente, ecco la possibilità di controllare il nostro alter ego. Tutti coloro che hanno già giocato a Sleeping Dogs non avranno nessun problema visto che l’intero sistema di controlli, animazioni e grafica è stato riciclato dal titolo appena citato, la sensazione infatti è quella di controllare una versione criminale di Wei Shen. I primi minuti di gioco sono quindi un rapido tutorial in cui vengono spiegati i combattimenti corpo a corpo, fiore all’occhiello sia di Triad Wars che di Sleeping Dogs, seppur senza introdurre nulla nuovo: esso si basa su attacchi e contrattacchi, effettuabili premendo il tasto apposito quando i nemici cercheranno di colpirci, risultando fluido e veloce, ma è un peccato che non siano state aggiunte nuove armi bianche, mosse o attacchi ambientali. Nella seconda parte del tutorial verremo a contatto con le armi da fuoco, anche in questo caso il sistema di mira ed effetto rallenty, attivabile quando si mira e si salta un ostacolo, sono stati riciclati senza modifiche da Sleeping Dogs, nonostante quello degli scontri a fuoco fosse uno degli aspetti più carenti e avrebbe giovato di una rinfrescata. In Triad Wars le armi giocano un ruolo maggiore e, nelle attività disponibili in questa closed beta, sono addirittura preferibili rispetto al combattimento corpo a corpo; lo scopo principale è quello di espandere il nostro impero criminale e per fare ciò dovremo attaccare uno dei complessi dei nostri nemici e conquistarlo: avremo cinque minuti di tempo per conquistare la base nemica, o qualche minuto in più se prima si completeranno delle attività secondarie legate al racket nemico che vogliamo attaccare, nelle quali ci verrà semplicemente chiesto di uccidere dei nemici situati in certi punti della mappa o di inseguire e placcare una persona. Per distruggere tali racket bisognerà uccidere tutti i nemici all’interno del complesso e infine ucciderne il capo. Dato il poco tempo disponibile è preferibile usare le armi da fuoco, sempre disponibili, però a causa di un’IA di scarso livello, problema che si presentava anche nelle sparatorie di Sleeping Dogs, non è molto difficile farli fuori anche senza usare ripari e comportandosi come un vero e proprio Rambo virtuale, evitando così gran parte dei combattimenti corpo a corpo.

Conquistata la base, arriviamo al punto focale di Triad Wars: la gestione del proprio racket. Funziona come in un gestionale in cui potremo costruire nuove strutture e focalizzarci su una certa produzione illegale di merci o servizi, riempendo con appositi edifici gli slot liberi della nostra base, la cui costruzione verrà terminata quando un apposito timer – come già visto in svariati titoli free to play – arriverà a zero. Terminata la costruzione e sbloccato un racket, sempre col sistema dei timer, potremo avviare la produzione di merci e servizi illegali previo pagamento di denaro, che ci permetteranno di ottenere merci e soldi necessari per poter ampliare sempre di più il nostro racket e migliorare gli edifici esistenti o costruirne di nuovi, ma l’area di costruzione è piuttosto limitata se paragonata ad altri gestionali, non dandoci quindi una grande libertà di scelta. Speriamo che nella release finale ci sia la possibilità di conquistare nuove basi o perlomeno di poter costruire più edifici, anche se il sistema dei timer lascia qualche perplessità sui reali tempi necessari per espandersi ai livelli più alti e su quanto saranno invadenti le micro-transazioni. Sfortunatamente in questa versione non vi erano altre attività da fare, se non attaccare le basi nemiche controllate dalla CPU, quindi se aspettavate un multiplayer online resterete delusi. Anche la mappa non era completamente esplorabile – abbastanza ovvio – ma solo una porzione, ovvero il quartiere di North Point. Triad Wars infatti condivide con Sleeping Dogs le stesse identiche location, i veicoli e i pedoni, con in più la presenza di diverse basi situate in giro per la mappa, anch’esse pressoché identiche e davvero molto semplici da attaccare e distruggere. Distrutta una base, non potrà essere più attaccata per qualche ora. Il sistema di guida è stato mantenuto puramente arcade e basato sulle derapate, mentre, a differenza di Sleeping Dogs, la polizia è stata sensibilmente depotenziata, infatti se prima riusciva ad inseguirci in ogni vicoletto ora tenderà a lasciarci scappare molto più facilmente. Sul fronte grafico il lavoro è ottimo, ma come per tutti gli altri elementi analizzati, ma solo perché è stato copiato a piè pari da Sleeping Dogs: Hong Kong è un bel vedere, specialmente di notte, però la pigrizia degli sviluppatori nel non migliorare gli elementi presi da un gioco del 2012 potrebbe essere rischioso visto che i fan di vecchia data si ritroveranno con un qualcosa di già visto che potrebbe farli allontanare anzitempo dal gioco.

Triad Wars – Mafie cinesi all’azione!


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