Il reporter di guerra Colin Farrell una volta a casa non riesce più a staccarsi da quell’atroce mondo.
Titolo: Triage
Cast: Colin Farrell, Christopher Lee, Paz Vega
Regia: Danis Tanovic
Protagonisti: Giornalisti
Materia: Giornalismo, Guerra
Energia: Lotta Interiore
Spazio: Medio Oriente, Spagna
Tempo: Anni 80
Due reporter in zona di guerra in Kurdistan seguono e raccontano la guerra da 12 anni con le loro foto.
Nell’ultimo periodo hanno foto solo di feriti, il cui unico dottore deve scegliere chi cercare di salvare e chi no, dandogli poi il colpo di grazia.
Mark vuole lo scoop a tutti i costi e incastra l’amico David, che voleva tornare a casa dalla moglie incinta, a partecipare all’offensiva.
Mark rimane ferito e passa sotto il giudizio del dottore, vede la morte in faccia, mentre di David che capito l’inganno di Mark era tornato indietro, nessuna notizia.
Una volta guarito Mark torna a casa ma non riesce più ad avere una vita normale, le brutture della guerra e la scomparsa dell’amico che tiene dentro lo stanno divorando.
Un anziano psicologo, nonno della sua compagna, troverà la breccia sul muro interiore della sua mente.
Film quasi spezzato in due, con i flashback del protagonista che fanno da collegamento.
La prima parte sugli orrori della guerra e la seconda sulle conseguenze psicologiche di essa.
Entrambi gli argomenti sono mal sviluppati cosi chè l’argomento serio e impegnato del film si dissolve nei titoli di coda non lasciando niente allo spettatore.
Voto Finale: Scarso
Frase del film: Se vuoi continuare, se vuoi sopravvivere tu devi seppellire i morti.