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Triathlon Olimpico di Sarnico 2011: morto e risorto due volte!

Creato il 01 settembre 2011 da Marco Caggiati

Caggiati Marco Bici 1 Triathlon bardolino 2011

Domenica scorsa è stata una di quei giorni da ricordare con piacere ed a lungo in quanto ricca di impegni e di emozioni. Sveglia presto, alle 6:45 perchè alle 7:30 mi aspettano a Reggio Emilia i “miei” allievi del corso Vitality per l’ultima sessione d’allenamento (argomento: rilassamento e giannastica respiratoria).  La settimana scorsa è stata molto impegnativa in quanto ho dovuto aggiungere, al lavoro di routine, anche la formazione al Vitality! Soprattutto il Venerdì è sempre per me molto intenso in quanto ho 7 ore e 30 minuti di formazione praticamente consecutive dove devo anche correre e camminare per circa 20-25 km….., a fine giornata arrivo sempre soddifatto per il lavoro svolto ma abbastanza stanco..

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Abitualmente la domenica di “fine corso Vitality” la dedico sempre al meritato risposo….., ma non quest’anno….. L’attrazione verso la competizione è stata troppo forte e non ho resistito….., non bisogna mai stare senza gare per troppe settimane…

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Alle 8:30 saluto tutti i partecipanti tra graditi baci e abbracci, passo da casa per caricare parte della famiglia (lasciamo a casa la piccola Asia) e ci dirigiamo verso Sarnico, ridente località sul lago d’Iseo.

La mi aspetta un Triathlon su distanza “Olimpica” (1,5 km a nuoto, 40 km in bici e 10 a piedi) cosiddetta “NO DRAFT” ovvero è vietato stare in scia agli avversari ed avvantaggiarsi durante la frazione ciclistica (come era di prassi “ai miei tempi” quando iniziai nel lontano 1994

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).

Arrivo “al pelo” ho giusto il tempo di scaricare la bici dalla macchina ed andare a posizionare il mio materiale in zona cambio. Subito dopo inizia il briefing pre gara e ho la possibilità di scambiare qualche battuta con i soliti compagni di “fatica”. A tal proposito manca Davide Boni mio acerrimo amico/avversario in decine di gare, mi dispiace,  ma al mio fianco c’è un altro Davide (Aldrigo) con il quale ho sempre condiviso la passione per il triathlon ma non abbiamo mai corso insieme!

Ci scambiamo un po’ di previsioni sui tempi che vorremmo ottenere in gara e mi accorgo che siamo “sulla stessa lunghezza d’onda” e subito esclamo: caro Davide credo che oggi io e te battaglieremo un po’…. Mai profezia fu più azzeccata….

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Pronti…..? Via!!!!!

Triathlon sarnico 2011 caggaiti marco

La frazione natatoria prevede la partenza nel fiume Oglio per poi proseguire nelle acque del lago d’Iseo. Io e Davide partiamo nella stessa batteria (la 3^) e capisco subito che la gara non sarà facile. L’acqua è limpida e riesco a vedere il fondo ricoperto da cespugli di alghe che sono inequivocabilmente schiacciante dalla corrente contraria rispetto al nostro avanzamento!!! Quindi tanta fatica e poco avanzamento…..

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Come sempre, all’inizio, do e prendo qualche calcio e qualche manata…, sempre involontaria….
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, poi riesco a trovare il mio “spazio vitale” ed una nuotata lunga e rilassata… Il percorso è abbastanza tortuoso e prevede una navigazione non sempre semplice.

Il “meglio” del percorso lo trovo verso la fine dove passiamo in mezzo ad una sorta di bosco di ulivi piantati su dei pali in mezzo al lago………, subito penso di avere delle allucinazioni….., poi non me ne preocccupo…

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Esco dall’acqua con un tempo certamente non nella mia prassi (32 minuti, invece dei soliti 27/28) e corro come un pazzo verso la zona cambio urlando “permessooooo, permessooooo”, come se fossi al supermercato…..

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. non so perchè lo faccio ma mi sembra maleducato non farlo…
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Appena prima di uscire dalla zona cambio vedo Davide, lo passo e “zompo” in  bici alla “bersagliera” in puro stile fantozziano

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Il percorso ciclistico prevede circa una decina di km quasi spiani lungo le rive del lago per poi girare verso i monti ed affrontare una ripida salita (10-15%) lunga circa 7 km.

Se mi segui da tempo sai che il “mio pane” in bici è la pianura dove riesco a far valere il mio rapporto peso/potenza, infatti supero decine di concorrenti come se fossereo fermi e mi spunta un ghigno degno di “Dick Dastardley”!! 

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dick dastardley

Ma aimè…, arriva anche il bivio ed inizia la salita e con lei finiscono i sorpassi…. Cerco di limitare i danni e mi metto tranquillo all’80% delle mie capacità so che se spingessi al 100% per tenere il passo degli altri lo pagherei nella corsa anche perchè non ho sensazioni complentamente positive, le gambe sono un poco doloranti e non sono in “stato di grazia”. Inoltre dopo aver passato alcuni giorni al Vitality a parlare di alimentazione durante l’allenamento…….. ( oltre al danno la beffa…

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), mi sono dimenticato a casa le maltodestrine…….. e quindi ho la bicicletta imbottita di barrette………, che non rappresentano un peso eccessivo da portarmi dietro ma decisamente un carico gastrico importante per il mio stomaco e la mia milza!!! D’altronde.., non ho alternative, la gara è lunga e non posso farmela tutta senza mangiare, l’abbandono per “crisi ipoglicemica” sarebbe inevitabile…..
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A circa metà salita, mentre stò mangiando l’ennesima barretta,  mi riprende Davide, senza che me ne accorga, e mi rendo conto che la mia “profezia” si è avverata. In quel frangente ho due alternative: o giocarmi il 20% di buono e seguirlo….., oppure limitare i danni ed aspettare discesa e pianura per riguadagnare il terreno perso. Delle due opto per una via di mezzo… riprendo Davide gli dico che è maleducazione sorpassare senza salutare (ovviamente per farci due risate..

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) e poi mi metto in coda e riprendo il mio ritmo. Lui, lentamente, diventa un puntino sempre più piccolo all’orizzonte fino a sparire nella tortuosità dei tornanti (prima morte), non importa però….

La strada finalmente inizia a scendere e affronto una discesa medio lenta piena di avvallamenti e buche…, mi lancio a capofitto mantenendo sempre però un margine di sicurezza (d’altronde ci sono mia moglie e mia figlia che mi aspettano al traguardo…, sarebbe scortese farle aspettare il mio arrivo in ambulanza sanguinante….

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).

Recupero 6 o 7 posizioni senza rischiare e mi diverto anche a disegnare delle belle linee per prendere il punto di “corda” delle curve e, ad un certo punto, trovo un concorrente che fa delle traiettorie strane e mi fa da tappo…. per qualche centinaio di metri…, allora opto per una staccata ritardata con passaggio pulitissimo all’interno in un tornante…, lui si spaventa e mi manda a “quel paese” io non ribatto e penso: “non si lascia un buco di 2 metri in staccata babalano….

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) (il motociclista in pensione che c’è in me ogni tanto torna a galla….
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).

Finisce la discesa e ci reimmettiamo nello stesso tracciato che abbiamo affrontato all’inizio che ci riporta verso Sarnico con un fastidioso vento contrario. Le velocità espresse all’inizio sono impensabili…, ma il risultato finale non cambia…, supero decine di concorrenti  e rispungta il ghigno….

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Già nei primi metri vedo all’orizzonte la sagoma “verde” di Davide che mi fa da ulteriore “obiettivo”, lo supero e lo sprono a dare il meglio urlandogli “dai Davideee”!!!  Nel mentre “azzanno” anche l’ultima barretta (quella fornita nel pacco gara) che mi risulta abbastanza indigesta…, il mio stomaco non ne vuole sapere di “accoglierla”….. Gli addominali ed il diaframma inizano ad indurirsi ed il pensiero di dover correre 10 km mi preoccupa un po’.., ma vado avnti ugualmente a spingere forte sui pedali senza mai girarmi indietro…

Faccio un cambio molto buono e veloce incitato da mia figlia giada che mi urla “Bravo Papààààààààààààààà”, che su di me ha un effetto “Doping” immediato

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che dura, purtroppo, poco e si dissolve man mano che la voce di mia figlia diventa sempre più lontana. Faccio fatica a stare in piedi dritto, ho un dolore lancinante al costato sinistro che si irradia fino alla schiena e correre ai miei ritmi soliti è impossibile…..!!

Corricchio ad un ritmo più lento di circa 1 minuto rispetto al solito e mi massaggio milza e diaframma cercando di ammorbidirli…., arrivo al primo ristoro dopo circa 2 km e mi fermo qualche secondo per raddrizzarmi ed alleviare il dolore che diventa insopportabile e “muoio” per la seconda volta… A circa metà del 1° giro (sono previsti due giri da 5 km l’uno) mi riprende Davide, ci facciamo un cenno, e se ne va… Io rimango tranquillo e continuo a correre lentamente, mi ascolto e cerco strategie per uscire da quel momento di crisi… Il dolore piano piano svanisce e mi permette di aumentare progressivamente la velocità di corsa!! Vedo Davide di nuovo all’orizzonte lo focalizzo e non lo mollo più, diventa il mio “faro”… Vado in progressione, mi avvicino velocemente…, mi accorgo che anche lui non è proprio messo bene quando si ferma a camminare lungo il ristoro…, li capisco che posso farcela, arrivo anch’io al ristoro e sono a 10 metri da lui, afferro al volo due spugne me le strizzo sulla nuca e accelero affiancando Dadive. Lui si gira mi guarda ed esclama: “NON CI CREDO!!!”

Io rispondo ridendo con un: “PENSAVI FOSSI MORTO VERO!??!?!”  e lo supero facendo una battuta (che non posso dire…

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). Mancano ancora circa 3 km al traguardo (un’eternità quando stai dando il 110%…) e accelero marcatamente come a voler dire: ATTENZIONE PERCHE’ NON MI SUPERA PIU’ NESSUNO! Così è e riesco a prendere altri concorrenti che mi avevano staccato durante la crisi….
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Ora la mia concentrazione è tutta dedicata a mia figlia che mi aspetta al traguardo per percorrere con me (come di rito) gli ultimi metri di gara. Inizio a “raschiare il barile” ed il diaframma si blocca di nuovo però a destra….., mi parte un crampo al muscolo “lungo supinatore” dell’avambraccio sinistro (quello che, insieme al bicipite , tiene in posizione di flessione il gomito durante la corsa) e mi rendo conto che “sono alla frutta”…, ma non c’è problema il traguardo è vicino e devo solo soffrire per una decina di minuti……., quindi non mollo NEMMENO UN METRO! In quei frangenti penso anche ai miei allievi del Vitality all’energia che mi avevano dato nei giorni precedenti  e mi accorgo che niente più può fermare la mia corsa.., nemmeno il dolore……

Arrivo agli ultimi metri e mia moglie Enrica mi passa dalle transenne mia Giada che inzia a correre come un razzo!!

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Guarda indietro per vedere se la supero mentre io gli urlo a pochi centimetri da lei: “CORRI PIU’ FORTE GIADA, PIU’ FORTEEEEE!!!” Lei taglia il traguardo (come sempre) per prima e con il cuore in gola, la abbraccio, gli faccio i miei complimenti e lei si vergona e guarda verso il basso…
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La gioia negli occhi di Giada e nel mio animo è tanta ma non mi devo dimenticare del mio compagno d’avventura…, lo aspetto al traguardo arriva dopo 40 secondi e gli batto “un cinque” per la bella gara….

Alla fine sono distrutto…., ma ho vinto per l’ennesima volta!! Non la “gara” tra me e Davide (che ha dato solo più “pepe”  alla competizione) ma la sfida con me stesso, con i miei limiti, le mie paure, il dolore!!!

Mi capita spesso, nei momenti di difficoltà, di pensare a “perchè lo fai?” e altrettanto spesso mi viene chiesto da chi mi “vede da fuori”…… Allora mi fermo un attimo a pensare… e rispondo:

LO FACCIO PERCHE’ LA VITA E’ UN DEBITO…… CHE VA RIPAGATO CON LA MASSIMA DETERMINAZIONE ED IMPEGNO IN OGNI ASPETTO DELLA PROPRIA ESISTENZA…, SPORT INCLUSO……

E adesso un po’ di voti alla gara:

GARA: voto 9

ASFALTO BICI: voto 4

RISTORI IN GARA: voto 5 (solo acqua calda)

RISTORI POST GARA: VOTO 7

LOCATION: VOTO 10 (Il panorama che abbiamo potuto godere dalla cima della montagna valeva la fatica per scalarla…….

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)

PERCORSO PODISTICO: voto 10 per la difficoltà (prevedeva alcune ripide salite e ripide discese spaccagambe) Voto 4 per i pezzi in ghiaia e terra battuta (non mi piacciono…

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)

P.S.: ringrazio mia moglie per avere la pazienza di seguirmi nelle gare e darmi la possibilità di condividere con Giada le emozioni che lo sport regala. Ringrazio anche Davide che è stato un ottimo compagno d’avventura e che spero di incontrare nuovamente in gara!!!

Ciao a presto al prossimo aggiornatmento!!

Se vuoi lasciare un commento, sarò felice di risponderti!!!!

Ti ricordo che è scaricabile gratuitamente “Triathlon per Principianti” il mio Audiobook dedicato a chi vuole iniziare questa fantastica disciplina!!!

Per oggi è tutto!!

:-D


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