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Triathlon Sprint di Lerici 2011: resoconto

Creato il 13 ottobre 2011 da Marco Caggiati
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Caggiati Marco triathlon lerici

Domenica scorsa, 9 ottobre 2011, ho partecipato alla mia ultima gara di Triathlon della stagione 2011 con mio estremo dispiacere in quanto mi aspetta un lungo inverno fatto di freddo ed umidità che non giovano alle mie articolazioni da “vecchietto”!!

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Il Triathlon Sprint di Lerici è come di consueto, almeno per me, la gara che scelgo per chiudere “in bellezza” la stagione dedicata al Triathlon e anche quest’anno ho vissuto una bellissima esperienza!

La giornata era fantastica, la temperatura mite anche se c’era un po’ di vento a dare un filo fastidio, soprattutto nella frazione ciclistica. A rendere ancora più lieta la giornata era presente tutta la mia famiglia al completo, mia moglie Enrica e le mie figlie Asia e Giada.

Giada, che mi accompagna sempre negli ultimi metri di gara, era in “fibrillazione” già dalla mattina e “non vedeva l’ora” di battere ancora una volta il suo papà sulla linea d’arrivo…

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. Erano presenti anche molti amici/compagni di gara, i due Davide (Boni e Aldrigo) , Giorgio Galli, il mio Ex compaesano Massimiliano Spotti e Ferraguti Fabrizio un mio  cliente sedicenne “nuotatore” al debutto nel Triathlon!!

La vigilia di gara era ricca di “argomenti” d’interesse e la settimana precedente è passata a suon di “lanci di sfide” tra di noi tipo: “io impiegherò tot tempo nella frazione ciclistica, quest’anno vinco io ecc…”

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Personalmente mi sono presentato “al via” in condizioni non perfette, qualche problema muscolare ad un polpaccio mi ha impedito di allenarmi nell’ultimo mese e alla fine…, ho pagato il conto..

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. Soli 5 allenamenti nelle ultime 4 settimane non mi hanno permesso di mantenere “la forma” che avevo con fatica guadagnato a fine agosto……, peccato….
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Ma veniamo alla cronaca “in prima persona” della gara.

La gara prende il via alle ore 10:40 con la prima batteria che racchiude le donne, gli atleti master e gli amatori (tra gli amatori partirà anche Fabrizio). Qualche secondo prima del via del giudice sento da dietro una persona che chiede permesso perchè è in ritardo, in realtà le persone sono due, un atleta non vedente e la sua guida. Subito scatta un’applauso spontaneo e quando li vedo allinearsi insieme agli altri e partire nella frazione natatoria mi scende spontanea una lacrimuccia per la commozione e mi rendo conto che niente in quella giornata potrà andare storto…. La gara aveva già un vincitore (anzi due, anche la guida è “un grande”!!!) prima ancora che partisse!!!

Io parto in seconda batteria “forte” del mio ranking ottenuto nelle gare precedenti, con me in batteria c’è anche Davide Boni mio acerrimo amico/avversarsio ed è con lui che ho messo “in piedi” la sfida più accanita….!!!

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Ci allineamo sulla linea di partenza e vedo all’orizzonte Fabrizio in testa al gruppo a fare l’andatura  della prima batteria (Fabrizio è uno dei primi 10 nuotatori in italia a livello giovanile…

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) e sono felice…

Dopo cinque minuti suona “la tromba” anche per noi e ci tuffiamo nelle acque fresche, ma non troppo, del “golfo dei poeti”

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. Mi accorgo subito di non avere una nuotata fluida e mi si induriscono subito spalle, braccia ed avambracci…, segno inequivocabile del mio scarso allenamento….
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Come sempre devo sgomitare nei primi 100 metri per trovare un mio “spazio vitale” tra gli avversari e mi superano, come se fossi fermo, decine di concorrenti (partire nella prima batteria maschile significa anche partire con chi vincerà la gara e si vede…..

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).

E’ tutto normale e quindi non mi demoralizzo, mi concentro soprattutto sulla navigazione che mi riesce bene e negli ultimi 100 metri aumento la frequenza delle bracciate anche se con una nuotata “pesante”.

Esco dall’acqua affaticato, mi tolgo cuffia, occhialini e mi sfilo la parte superiore della muta, corro “come un pazzo” verso la zona cambio. Mentre mi sfilo la parte inferiore della muta provo un “accenno” di crampo al polpaccio Dx (inforutatosi a settembre) che non è di buon auspicio. Le gambe sono “legnose” ma me ne disinteresso ed esco più velocemente possibile dalla zona cambio, monto in sella e sento la voce di mia moglie che mi urla “vai Marco, Davide è li davanti a pochi secondi”. Tra “me e me” dico “lo sapevo ho nuotato malissimo….” e so che la gara sarà “in salita”, in tutti sensi, in “primis” perchè dopo 40 metri la strada sale ripida per circa 3 km poi perchè il percorso ciclistico è adatto alle qualità di Davide e difficilmente riuscirò a prenderlo…

Qualche concorrente mi supera e io rimango tranquillo, respiro profondamente e non forzo più di tanto. Alla fine del primo tratto di salita mi trovo da solo, senza la possibilità di collaborare con nessuno e nel frattempo mi supera a doppia velocità Massimiliano che è partito nella seconda batteria, il tempo di salutarci e lui è già lontano dietro la successiva curva.. (bravo!!

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).

Continuo a spingere sui pedali ed inizio a pensare a Fabrizio e al fatto che gli avevo detto che molto probabilmente l’avrei ripreso prima del termine del secondo giro in quanto lui e la bicicletta.., “non vanno d’accordo”

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Nel frattempo di Davide non c’è traccia e le mie speranze di prenderlo sono sempre più risicate……..

Il percorso prevede due giri da 10 km con un vento contrario a tratti fastidioso e gli ultimi km sono di “pianura” lungo il mare, unico tratto dove mi trovo a mio agio. Purtroppo durante la fine della discesa del secondo giro si avvera la mia “previsione” nei confronti di Fabrizio anche se non nella “forma” con la quale l’avevo pensata….

Dietro ad una curva “secca” a sx vedo Fabrizio steso su un muretto a lato della strada con un giudice che lo accudisce, rallento mi giro e vedo che ha gli occhi aperti sta bene e c’è già chi sta pensando a lui, quindi proseguo anche se con la tristezza nel cuore per l’accaduto. Fino a quel momento stava andando benissimo…., peccato!! La curva è stata “truffaldina”, Fabrizio ha perso il controllo della bicicletta , si è grattuggiato un po’ di pelle e si è assicurato una “gita” al pronto soccorso di La Spezia. Alla fine ha riportato solo alcune escoriazioni e contusioni classiche delle botte in bici… Meno male….

Concludo la mia frazione ciclistica passata praticamente tutta “in solitario” senza aver trovato nessuno sul percorso per “fare gruppo”, tutti troppo lenti o troppo veloci…..

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Faccio un cambio bici/corsa SUBLIME in 23″ (17° tempo assoluto, dato che non posso competere con i primi al traguardo mi diverto ad essere tra di loro almeno nei cambi…

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) e mi butto nella frazione podistica cercando di colmare il gap con Davide. La corsa è abbastanza rilassata e riesco ad imprimere un buon ritmo. La frazione prevede un percorso “andata e ritorno” sul lungomare tra Lerici e San Terenzo.

Appena prima del giro di boa incrocio Davide, ci salutiamo e li mi rendo conto che non l’avrei più ripreso, il suo vantaggio si aggirava in circa 1 minuto e io ero già al massimo delle mie possibilità, non avrei potuto raggiungerlo a meno che non avesse rallentato lui….

Al giro di boa vedo anche Giorgio e Davide Aldrigo entrambi partiti nella batteria dopo la mia, ora il mio obiettivo è non farmi raggiungere da loro prima del traguardo. Forzo ulteriormente e quando, a circa 700 metri dall’arrivo, sento arrivare a lunghe falcate Davide rallento un pelo in quanto da li a poco avrei dovuto mollare ugualmente per percorrere, come di consueto, gli ultimi metri di gara con mia figlia Giada.

Arrivo al “meeting” con la mia famiglia, Giada corre sempre veloce e per l’ennesima volta batte ancora, come dice lei, “il suo papà” tra gli applausi di un nutrito pubblico!! Al traguardo Davide Aldrigo si complimenta con me per la gara con la faccia soddisfatta di chi restituisce “un favore” memore ancora della gara fatta insieme a Sarnico...

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Onore al merito!!! Alla fine arrivo stanco e felice come sempre anche se vengo battuto da tutta “la compagnia”

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Ecco la “nostra classifica”:

Massimiliano Spotti 50° in 1h:11′:44″

Aldrigo Davide 93° in 1h:15′:38″

Boni Davide 109° in 1h:16′:50″

Galli Giorgio 117° in 1h:17:22″

Caggiati Marco 132° in 1h:18′:47″

Giornata da voto 10, ottimo clima, pubblico, organizzazione, ristori! Insomma Lerici rimane una gara DA FARE!

A tal proposito, a fine stagione, voglio fare una speciale classifica delle gare alle quali ho partecipato che sono meritevoli di essere inserite o meno….nel mio calendario personale dell’anno prossimo.

Da rifare assolutamente

Triathlon Olimpico di Bardolino

Triathlon Olimpico di Sarnico

Triathlon Sprint di Lerici

Ci andrò ma non rientrano tra i miei preferiti

Triathlon Sprint di Nibbiano

Triathlon Sprint di Parma

Triathlon Sprint di Piacenza

Non ci tornerò sicuramente

Triathlon Sprint di Villafranca

Ieri ero nel giardino di casa di una mia cliente, la giornata era calda (circa 25°) e guardando il cielo ho visto uno stormo di rondini volare verso sud……, segno inequivolcabile dell’arrivo dell’autunno e del freddo….. Per me è finita la stagione dedicata al triathlon, mi aspetta un inverno ricco di impegni lavorativi e potrò allenarmi poco. Mi  concentrerò sulla corsa, la palestra ed il nuoto (sarà bene che inizi ad allenarmi seriamente nel nuoto….

:-)
).

Mentre scrivo questo post ho già il naso che mi cola…., si prospetta un’inverno lunghissimo!!

:-(
Quanto vorrei volare via con le rondini………
;-)

Per oggi è tutto!!! Ciao a presto!!

Lasciami un commento, sarò felice di risponderti!!!!

:-)


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