“La mia prima gara la ricordo – conferma Thomas – avevo 4 anni. Per diverse stagioni mi sono allenato 2 volte la settimana, quasi per gioco. Da quando ho compiuto 10 anni ho deciso di dedicarmi più intensamente al triathlon ed i risultati stanno arrivando”. Quanto hanno influito i tuoi genitori triatleti?: “Direi che la cosa mi ha solo creato vantaggi. Per altri grandi magari è un sacrificio accompagnare i figli alle gare. Per i miei e quindi per il sottoscritto è sempre stato tutto più semplice”. Oggi per quante ore ti alleni e quante volte la settimana?: “Sei sedute a settimana, condite da un’ora e mezza di corsa e un’ora e mezza di nuoto. La bicicletta nel fine settimana, con distanze variabili”.
Quale frazione preferisci ed in quale devi a tuo parere progredire ancora?: “La corsa è senza dubbio il mio punto forte. Sto lavorando per migliorare nel nuoto e sono soddisfatto dei progressi effettuati”. Triathlon cosa vuol dire per Thomas Bertrandi?: “Passione, impegno e divertimento”. Dopo la conquista del tricolore di duathlon nella categoria Youth A quali sono i tuoi obiettivi di stagione e quelli a più lungo termine?: “Far bene nei tricolori di triathlon giovanili e guardando al domani diventare un atleta importante, vestendo i colori della nazionale”.
Iscritto al 2° anno del Liceo Scientifico Internazionale di Chieri, Thomas riesce a conciliare libri e sport: “Non è un problema, anzi le due cose riescono bene se ci si organizza. Direi addirittura che si aiutano a vicenda”. Idoli di settore?: “Non ho dubbi, il campione olimpico di Londra 2012, Alistair Brownlee, inglese come mia madre, e suo fratello Jonathan e nella corsa il britannico di origine somala Mohamed Farah”.