Tribunale riconosce collegamento tra un caso di autismo e vaccinazione

Creato il 11 aprile 2012 da Biiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

RIMINI | 11 aprile 2012 | 14:34
La sentenza del tribunale di Rimini era stata emessa alcune settimane fa. La questione che aveva portato in tribunale i genitori di un bimbo autistico era che non era stata riconosciuta loro la tutela economica prevista dalla legge 210, perchè il vaccino che sarebbe all'origine del problema del bambino, l'MPR, anti Morbillo-Parotite-Rosolia, non è obbligatorio.
Il loro ricorso è stato accettato, e ora al bimbo andrà una cifra riconosciuta come danno. Il punto è che la sentenza in pratica stabilisce la correlazione tra quel vaccino e l'autismo: un principio che viene contestato dal Board Scientifico del Calendario Vaccinale per la Vita, che riunisce esponenti di Societa' Scientifiche ed Associazioni Mediche, intervenuto ora con una nota in cui esprime sconcerto per la sentenza. Perhè torna ad associare quella vaccinazione alla Sindrome di Kanner, “evidentemente basandosi su quanto pubblicato, ormai 14 anni fa – scrivono i medici - dalla rivista Lancet, e successivamente ritirato per l'evidente infondatezza di quanto inizialmente proposto da un gruppo di ricercatori britannici''.
Insomma, se il tribunale, secondo il Board sarebbe rimasto indietro, la questione, oltre a riaprire l'eterno dibattito sui vaccini (anche l'Ausl di Rimini ricorda periodicamente la gravità delle conseguenze della mancata vaccinazione). punta i riflettori sul tema dell'informazione sull'argomento. Un appello alla maggiore informazione è arrivato da Cittadinanzattiva.
"Chiediamo al Ministero di dare informazioni certe, anche sottoponendo il tema al Consiglio superiore di sanita', e soprattutto di fornire una corretta informazione ai cittadini". Questo l'appello di Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato sulla sentenza del Tribunale di Rimini, sezione Lavoro, che torna ad associare la vaccinazione anti Morbillo-Parotite-Rosolia (MPR) alla Sindrome di Kanner, meglio nota come autismo.
''Alla luce delle diverse posizioni in campo- scrive TdM in una nota - crediamo che i genitori abbiano invece il diritto di avere informazioni certe sui possibili rischi (avvalorati da ricerche scientifiche valide) oltre che benefici delle vaccinazioni, prima di scegliere per il proprio figlio in maniera consapevole; stando cosi' le cose questo consenso informato potrebbe essere parziale e non ci soddisfa. Non vogliamo che si creino allarmismi ingiustificati, ma non possiamo nemmeno sottovalutare gli elementi presi in considerazione dalla sentenza: chiediamo alle istituzioni di fare luce e dare informazioni chiare e comprensibili ai cittadini, anche presso i centri di vaccinazione nel piu' breve tempo possibile. Ogni giorno sono tanti i bambini che continuano ad essere sottoposti a questa vaccinazione, sulla quale ora esistono dubbi in termini di sicurezza".
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