Avvocati imbestialiti per il possibile “addio” di molti tribunali locali. Molti di loro sono pronti ad inoltrare un documento al ministro della giustizia. I rappresentati dei Comuni e i vari ordini forensi a rischio si sono ritrovati presso la Sala del Consiglio di Casale Monferrato, su iniziativa del sindaco Giorgio Demezzi. Il decreto emanato da Nitto Palma, il quale prevede la soppressione di tutti quegli uffici giudiziari non situati in comuni capoluogo di provincia, è stato oggetto di un attento esame. Tale decreto interviene sull’attuale geografia del Paese e, se non dovesse mutare, andrebbe fortemente ad incidere sulla situazione piemontese. Rappresentanti degli avvocati e delle amministrazioni comunali si ritroveranno tra un mese, nuovamente a Casale, per elaborare un documento da inoltrare nelle sedi competenti, ministro della giustizia in testa, nel quale si andrà a dimostrare, che i tribunali piemontesi funzionano e che una loro riduzione o soppressione porterebbe a effetti svantaggiosi. “Questo decreto non lede solo l’avvocatura, ma tutti i cittadini”, evidenzia un seccato Giorgi Demezzi, “poichè sarebbero loro stessi, i primi a sentire i primi disagi”.
Molto presto avvocati e sindaci organizzeranno assemblee per illustrare la delicata situazione alla gente.
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