Magazine Cultura
Tricarico porta i 'Tre colori' della bandiera a Sanremo: "Ma non è una canzone politica"
Creato il 10 febbraio 2011 da MariellacarusoL'eloquio è surreale, puntellato da lunghe pause. Fa pendant con i riccioli sparati e l'aspetto tra lo stralunato e il filosofeggiante. Francesco Tricarico, quello del tormentone di qualche anno fa 'Io sono Francesco' e della maestra puttana, somiglia un po' alle sue canzoni, filastrocche semplici e senza tempo che, abitualmente, scrive per se stesso.
Per calcare il palco del 61esimo Festival di Sanremo, però, ha scelto 'Tre colori', un brano già catalogato come "politico" dagli addetti ai lavori, scritto originariamente per lo Zecchino d'Oro dal chitarrista degli Avion Travel, Fausto Mesolella, che accompagnerà Tricarico all'Ariston come pianista e seconda voce ma non nella serata dei duetti quando con lo stralunato cantautore, sul palco, ci saranno 38 bambini del coro "Si La So...l" dell'istituto comprensivo Sanremo Foce.
"Tre colori non è una canzone politica", ci tiene a precisare il cantautore milanese cercando di convincere, tra una pausa e l'altra, chi lo ascolta. Anche se la strofa che recita "Quelli sul confine hanno una bandiera rossa/ricorda che la nostra tre colori ha/quelli nella nebbia hanno una bandiera verde" sembra inequivocabile.
"La bandiera verde non c'entra nulla con la Lega - dice -, potrebbe essere quella del Brasile. Il verde è la speranza, mentre la neve bianca accoglie il sangue rosso per tutti", ha continuato Tricarico che descrive la filastrocca contro la guerra di Mesolella come una canzone di "speranza, fratellanza, amore. Un augurio che la guerra rimanga soltanto un gioco fatto da un padre al figlio mentre insieme giocano coi soldatini".
Patriotticamente, semmai, Tricarico si augura che "Tre colori, nel suo piccolo, possa dare un senso d'appartenenza agli abitanti di una terra come la nostra che è estremamente diversa e difficile da gestire vista la sua eterogeneità. Questa canzoncina, nel suo piccolo, è nobile".
Estremamente patriottica è però la scelta di cantare 'L'Italiano' di Toto Cutugno nella serata che l'Ariston dedicherà giovedì 17 al 150° anniversario dell'Unità d'Italia. "Quando mi è stata proposta ci rimasto un po' così - ha confessato Tricarico -. Poi mi è sembrata geniale perché è una cartolina spietata che ricorda l'Italia del 1982, diversa ma sempre attuale".
Così come sempre attuale è il Festival di Sanremo nel quale Tricarico è ormai un habitué essendo alla sua terza partecipazione negli ultimi quattro anni. "Ma io lo vivo bene, non lo subisco", risponde a chi gli chiede se per lui, che sembra così lontano dalla realtà di tutti i giorni (rimane sempre il dubbio che finga per non pagare dazio), non sia un'imposizione. "Sanremo - spiega Tricarico - è un grande momento per la musica alla quale viene dedicata grande attenzione. Mi diverte, mi fa soffrire, mi emoziona, è una bella prova per chi tiene al proprio lavoro. E' anche una scadenza che aiuta".
Il 16 febbraio, infatti, in concomitanza con le serate sanremesi uscirà "L'imbarazzo": 11 brani tra i quali Tre colori e L'Italiano con cameo di Toto Cutugno. "L'imbarazzo è un momento di stasi, nasce dalla gentilezza e dall'attenzione verso l'altro. E' il sapore d'altri tempi di valori come la vergogna".
Difficile, invece, sapere cosa imbarazzi veramente Tricarico. Di sicuro non la politica italiana che "osservo senza imbarazzo". E nemmeno l'essere considerato come un abitante del paese del bunga-bunga. "Mi sembra un'esagerazione. Io non sono questo. Vivo in Italia facendo altre cose: scrivo testi. E poi quello che penso io non ha importanza".
Possono interessarti anche questi articoli :
-
In Bilico il primo album di Costantino Vetere , in radio con il singolo Ottocento
L’ esordio di un artista che ha saputo aspettare la sua maturazione per poter proporre un progetto cantautorale di qualità che non insegue il mercato ma solo... Leggere il seguito
Da Allmusicnews
MUSICA -
Opere prime in concorso a ShorTS International Film Festival
Sono ben dieci le opere prime italiane in concorso quest’anno nella sezione Nuove Impronte a ShorTS International Film Festival di Trieste, in programma dal 2 a... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
MILANO: COLTIVARE LA CITTÀ | LA SFIDA FINALE LOMBARDIA LIPS 2015 | primo...
sabato 6 giugno 2015 dalle 18 sino al tramontoil primo poetryslam on the roofCOLTIVARE LA CITTÀLA SFIDA FINALE LOMBARDIA LIPS 2015eMCee DOME BULFAROTERZO... Leggere il seguito
Da Amedit Magazine
CULTURA, SOCIETÀ -
La Crisi della Scena Musicale Italiana: Cause, Soluzioni, Prospettive Volume 3
In che modo risponde l'indotto musicale allo sfacelo della scena italiana? Probabilmente non lo fa con lo spirito giusto o le strategie idonee. L'industria... Leggere il seguito
Da Dietrolequinte
CULTURA -
Amore – La Seconda Volta
Come da titolo, questa per gli Amore è la seconda uscita dopo il primo album omonimo, un altro tuffo nell'hard rock ottantiano, cantato in italiano, colmo di... Leggere il seguito
Da Iyezine
MUSICA -
Il documentario ÇAPULCU, VOICES FROM GEZI distribuito gratuitamente sul web
Era il 2013 quando una cinquantina di persone hanno dato il via a quello che in pochi giorni è diventato il Movimento di Gezi Park. Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA
I suoi ultimi articoli
-
Verso Sanremo - Noemi: «Più che vincere mi interessa una vetrina per Made in London»
-
Verso Sanremo - Riccardo Sinigallia: «Sanremo può dare la felicità»
-
Noemi e le metafore pallavolistiche
-
Propongo un cambio di protettori: affidare i calciatori ad Agata invece che a Luigi Scrosoppi. Rodrigo Palacio, Carlos Tevez, Cristiano Ronaldo e Neymar non sono forse nati il 5 febbraio?