E’ piuttosto demoralizzante prendere la febbre a Giugno. Forse il fisico non è più quello di una volta, oppure devo stare più attento agli sbalzi di temperatura. Chissà.
Comunque, vi volevo segnalare questo post su Booksblog, per tutti quelli che amano scrivere, esordienti e non. Qualche commento:
3. Scrivete anche quando vi sembra che il libro faccia schifo e non stia andando da nessuna parte. Dovete solo continuare a scrivere. Non fa schifo. C’è un conflitto tra la vostra parte conscia, che va nel panico, dato che il vostro subconscio ha preso in mano la situazione: e sa cosa fare.
Qui ha centrato in pieno, perché spesso mi sento proprio così. Dove va lo so, ma non mi soddisfa mai. Amen.
5. Scrivete anche se c’è confusione intorno a voi. Non avete bisogno di sigarette, silenzio, musica, una sedia comoda, o un posto tranquillo. Avete solo bisogno di dieci minuti e di uno strumento di scrittura.
Insomma, dipende dal casino, dai. Mi riesce benissimo in treno, ma non potrei mai farlo in mezzo al caos. Mi distraggo troppo facilmente.
1. Quando sto scrivendo un libro leggo solo libri che mi siano utili alla narrazione. Se non mi servono – e non mi importa quanto mi piacerebbe leggerli – non li leggo. Credo che molti darebbero il consiglio opposto (fate una pausa e leggete qualcosa che non c’entra niente, ecc) ma non io. Questo è il vostro momento per essere totalmente ossessionati. Andate avanti: crogiolatevi nella follia.
Interessante, perché io faccio l’esatto opposto.
1. Il mio consiglio è che insistiate col vostro editor affinché sia brutale – ci devono essere correzioni in penna rossa su ogni pagina. Nella mia esperienza, è in questa fase che un libro diventa decente (…) è un processo davvero fondamentale, e spesso molti editor ci vanno troppo leggeri (o sono troppo impegnati) e troppi autori sono riluttanti ad accettare le loro correzioni. Un buon editor è una gran cosa.
Parole sante.
Ci risentiamo domani, spero di avere dettagli sul podcast di Anobium.