Non sono mai stata una grande amante del patriottismo ostentato due giorni all'anno, e, vivendo vicino alla città del tricolore credo di averne visto un bel po'. Grandi casini di traffico, strade chiuse, cortei di non so cosa tutti i 7 gennaio, poi abbiamo la Sala del tricolore, il Museo del tricolore... Insomma, come tutte le città piccole e con poche attrattive Reggio cerca di cavarsela e saltarci fuori come può.Ma stavolta, in occasione di questo 17 marzo, diventato improvvisamente e piacevolissimamente festivo, qualcosa di bello si è fatto. Qualcosa di unico secondo me. Qualcosa finalmente di veramente partcipato.Un enorme tricolore, formato da non so quante centinaia di retangoli tessuti ai ferri con filati riciclati nei punti messi a disposizione di tutti in vari luoghi della città. Io ci ho visto dei bambini, tantissime ragazze straniere, anche qualche impacciatissimo ometto, e poi tante nonne che mi guardavano stranissimo se mi sedevo li è iniziavo a sferruzzare :)Non ho ancora visto la versione definitiva, ma sarà sicuramente uno dei migliori spettacoli di questo 17 marzo, insieme a quei palazzi storici che verranno aperti per l'occasione e resi visitabili gratuitamente.
Qui sotto: i filati e corde riciclati per la tessitura della bandiera, alcuni dei punti di incontro per lavorare alla bandiera, partecipanti di tutte le età, gli elenchi in cui lasciare il proprio nome, come segno della propria partecipazione e infine, la bandiera regalata alla signora Clio Napolitano in occasione di una visita da queste parti.
L'iniziativa del grande tricolore partecipato è il progetto MADEAMANO di REMIDA centro di riciclaggio creativo di Reggio Emilia.Le foto sono tratte dal blog di RE MIDA.