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Trieste Film Festival 2014

Creato il 17 gennaio 2014 da Af68 @AntonioFalcone1

trieste-film-festival-2014Prende il via oggi, venerdì 17 gennaio, per concludersi mercoledì 22, la 25ma Edizione del Trieste Film Festival, il principale appuntamento italiano con il cinema dell’Europa centro-orientale, su direzione artistica di Annamaria Percavassi e Fabrizio Grosoli. Anche quest’anno le proiezioni avranno luogo al Teatro Miela e alla Sala Tripcovich del Teatro Verdi; il programma, come di consueto, darà spazio ai tradizionali Concorsi Internazionali (Lungometraggi, Cortometraggi, Documentari), che contribuiranno a fornire il punto sulla produzione più interessante dei paesi di riferimento del Festival, e ad eventi speciali, omaggi e incontri (quelli con gli spettatori e la stampa si terranno al Caffè San Marco). I premi saranno come sempre conferiti dal pubblico. L’apertura, nella Sala Tripcovich, sarà affidata, in anteprima italiana, all’ultimo film di Danis Tanović (cineasta premiato con l’Oscar nel 2001 per No Man’s Land) dal titolo Epizoda u životu berača željeza (Un episodio di un raccoglitore di ferro), una produzione bosniaco, francese, slovena che vede la partecipazione anche di Rai Cinema.

Corneliu Porumboiu (Pardolive.ch)

Corneliu Porumboiu (Pardolive.ch)

Nel Concorso Internazionale Lungometraggi (tutti film in anteprima italiana) risaltano titoli come Cand se lasă seara peste bucurești sau metabolism (Quando la sera scende su Bucarest o Metabolismo), del rumeno Corneliu Porumboiu, in concorso all’ultimo Festival di Locarno, uno sguardo dietro le quinte ispirato, dice il regista, alla vicenda di un amico che anni fa mise tutti i suoi soldi nella realizzazione di un film, e poi si bloccò improvvisamente a meta delle riprese. O ancora la pellicola ungherese Le grand cahier – a nagy fuzet (Il Grande Quaderno), diretto da Janos Szasz, che uscirà nelle sale a fine aprile per Academy Two, vincitore del concorso lungometraggi all’ultimo Festival di Karlovy Vary, e tratto dall’omonimo romanzo che fa parte della Trilogia della città di K. di Agota Kristof, “un film di guerra senza guerra”.

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Il Concorso Internazionale Documentari propone 11 opere in anteprima nazionale, provenienti dalle nazioni che fanno parte delle aree tradizionalmente soggette all’attenzione del Festival. Tra queste, Judgment In Hungary (Sentenza in Ungheria) dell’ungherese Eszter Hajdu, classe 1979, che racconta la storia del processo a 4 membri del gruppo di estrema destra che tra il 2008 e il 2009 portò a termine una serie di aggressioni contro una comunità Rom (6 persone furono uccise, incluso un bambino di 5 anni) e l’italiano The Special Need (The Special Need. L’Amore Secondo Enea) di Carlo Zoratti (nato ad Udine nel 1982), storia di Enea, ragazzo autistico che vuole fare sesso alla “luce del sole”.
Dato che l’Italia non offre soluzione legale al suo desiderio, s’imbarca in un viaggio in Europa con gli amici Carlo ed Alex, per risolvere il problema. Distribuito da Tucker Film (uscirà nelle sale italiane il 2 aprile), il film ha vinto il Golden Dove al Festival di Lipsia.

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Fra i 16 Cortometraggi selezionati a concorrere al Premio TFF Corti, ci sono l’italiano Anna diretto da Diego Scano e Luca Zambolin con Lucia Mascino protagonista, il polacco Flora I Fauna (Flora e Fauna) del regista Piotr Litwin (fra i produttori Fabio Grassadonia e Antonio Piazza) e per la prima volta anche 2 film di animazione (Alerik, di Vuk Mitevski, Macedonia, e Boles, di Špela Čadež, Slovenia), genere cui è dedicata inoltre una selezione non competitiva di 15 cortometraggi provenienti dai paesi dell’Europa centro-orientale, fra i quali il serbo Rabbitland (La Terra dei Conigli) di Ana Nedeljković e Nikola Majdak jr., il ceco O šunce (Il Prosciutto) di Eliška Chytkova (gia visto a Cannes, nela sezione Cinefondation), gli italiani Bruno libero di Daniel Maculan, Damiano Zanchetta e Cantarella di Diego Dada.

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Alle sezioni competitive si affianca anche quest’anno Sorprese di genere, uno sguardo verso nuove tendenze “popolari” all’interno della produzione cinematografica dell’Europa Centrale e Orientale, proponendo film che hanno avuto grande riscontro al botteghino nei paesi da cui provengono, come Banklady (La signora delle banche) del tedesco Christian Alvart, storia vera di Gisela Werler che nel 1966 fu la prima donna a rapinare una banca in Germania. Tra gli omaggi che il Festival programma quest’anno, di rilievo quello dedicato a Sergej Paradžanov, cineasta, pittore, artista visivo, spirito ribelle, nato in Georgia nel 1924, vissuto in povertà e perseguitato dal regime. Verrà proiettato un biopic realizzato dal regista armeno Serge Avedikian e dalla regista ucraina Olena Fetisova, Paradjanov, insieme a Sayat Nova (Il colore del melograno), opera massacrata dalla censura di regime e mai uscita in versione integrale nell’Unione Sovietica. Completa l’omaggio il documentario di Levon Grigorjan Vospominanija o sayat nove (Reminiscenze su Sayat Nova) che propone mezzora di immagini inedite del film, ritrovate in un archivio e ritenute perse.

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Dopo il debutto al Festival nel 2013, tornano gli Italian Screenings, nell’ottica di una continua integrazione con When East Meets West, anche quest’anno totalmente inserito all’interno delle date del Trieste Film Festival (si svolge dal 20 al 22 gennaio all’Hotel Savoia) e offre, aldilà del programma di incontri già previsto, una selezione di film che si rivolge alla platea dei professionisti del settore con apprezzati esempi di produzioni italiane indipendenti, inedite per i potenziali distributori internazionali.
Titoli di ogni genere e formato, proiettati al Teatro Miela: La mia classe di Daniele Gaglianone con Valerio Mastandrea, Piccola patria (Alessandro Rossetto), Il Treno va a Mosca di Federico Ferrone e Michele Manzolini, la fine di un mondo e la fine di un sogno attraverso lo sguardo e i filmati 8mm del barbiere comunista Sauro Ravaglia e Indebito, documentario scritto da Vinicio Capossela e Andrea Segre, “viandanti nel luogo simbolo della crisi, la Grecia”.

Corso Salani

Corso Salani

Tra le novità è presente quest’anno una sezione dal titolo Trieste Ff Arthouse, realizzata in collaborazione con Sky Arte, mentre prosegue la collaborazione con l’Associazione Corso Salani.
Il Premio Corso Salani, giunto alla quarta edizione ed istituito in memoria del cineasta ed attore scomparso nel giugno 2010, verrà scelto fra 5 finalisti: Frastuono (Davide Maldi e Lorenzo Maffucci); Storie del dormiveglia (Luca Magi); Let’s Go (Antonietta De Lillo e Giovanni Piperno); Nello (Alessandra Locatelli); Voglio dormire con te (Mattia Colombo).
Il Premio è riservato a opere italiane indipendenti e low budget in corso di realizzazione, e prevede un contributo al completamento dell’opera vincitrice, sia tramite un servizio di tutoring da parte dell’Associazione, sia attraverso un finanziamento pari a 8.000 euro.

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Fra gli incontri, si segnala quello previsto per lunedì 20 gennaio, alle ore 16, al Teatro Miela, Come raccontare il reale (e vincere un leone d’oro), masterclass di Gianfranco Rosi: l’autore di Sacro Gra sarà a Trieste per spiegarci perchè il cinema documentario sta conquistando il pubblico italiano. Tra gli eventi speciali, 1914-2014 I cento anni della Grande Guerra: domenica 19 alle 10.45 in Sala Tripcovich sarà proiettato il film di Mario Monicelli, La Grande Guerra, ’59, cui seguirà un brunch cinematografico presso il bar della sala.
Alle 15 verrà proiettato il film di Gloria De Antoni I sentieri della gloria (in viaggio con Mario Monicelli sui luoghi della grande guerra).
Per tutta la durata del Festival, sempre in Sala Tripcovich, sarà allestita la mostra I sentieri della gloria, realizzata dalla Cineteca del Friuli, una esposizione di una quindicina di immagini scattate sul set del La Grande Guerra, e altrettante foto risalenti al 2004, eseguite durante le riprese del suddetto documentario.

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Il film di chiusura del Trieste Film Festival sarà Wałesa, Man Of Hope, diretto dal regista polacco Andrzej Wajda, ispirato alla vita del premio Nobel Lech Wałesa e visto alla 70ma Mostra Internazionale d’ Arte Cinematografica di Venezia, che uscirà nelle sale italiane ad aprile, distribuito da Nomad Film. Grande novità della 25° edizione, l’inaugurazione di un progetto di programmazione streaming in partnership con MYmovies.it, una ricca selezione di titoli del programma ufficiale disponibile gratuitamente sulla piattaforma MYmovieslive! (http://www.mymovies.it/live/) solo per i primi 300 utenti che ne faranno richiesta. Un’opportunità speciale per consentire al pubblico di seguire anche a distanza la ricca programmazione del Festival, oltrepassando i limiti territoriali della manifestazione.

Informazioni: http://www.triestefilmfestival.it/


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