Era il 1969,e Willie Nelson si trovava su un palco ad Helotes, Texas. Il concerto era appena finito e Willie aveva appoggiato la sua chitarra, una Baldwin, sul pavimento, quando uno dei suoi musicisti, probabilmente ubriaco, ci camminò sopra, rompendola. Tornato a Nashville, Willie portò lo strumento dal suo amico Shot Jackson, un riparatore di chitarre, per vedere se era possibile farla tornare a suonare. Niente da fare, il danno era troppo grave e sarebbe stato del tutto inutile cercare di aggiustare la chitarra. Vedendo l'amarezza negli occhi dell'amico, Jackson si offrì di vendergli, per 750 dollari, una Martin N-20, una chitarra classica. Nelson ne fu talmente entusiasta che decise di dare un nome a quello strumento; "Trigger", il nome del cavallo di Roy Rogers. Poi chiese a Shot di montare sulla sua nuova chitarra il pickup della Baldwin.
"Uno dei segreti del mio sound è qualcosa che va quasi al di là di qualsiasi spiegazione. Trigger, la mia vecchia e malconcia Martin, ha la migliore tonalità che io abbia mai sentito provenire da una chitarra (...) Se io prendessi in mano la più bella chitarra costruita quest'anno e provassi a suonare i miei assolo nello stesso preciso identico modo in cui li puoi sentire alla radio, o anche al mio ultimo concerto, finirei per essere sempre e solo una copia di me stesso, ed annoierei tutti. Ma se suono uno strumento che ormai è davvero parte di me, e lo faccio in base al modo che sento essere giusto per me (...) allora riuscirò ad essere sempre originale, l'originale." Trigger ha così finito per diventare uno degli oggetti più preziosi di quelli che Willie possiede, e lui ha continuato sempre a fare di tutto perché la chitarra rimanesse con lui. Appena un anno dopo averla comprata, nel ranch di Nelson scoppiò un incendio e lui rischiò la pelle per salvarla dalle fiamme, trascurando il resto della maggior parte dei suoi averi che si trasformarono in cenere. Nel 1991, quando Willie finì sotto inchiesta, da parte del governo, per evasione fiscale, era assillato dalla preoccupazione che potessero pignorare la sua vecchia amica, così chiese alla figlia, Lana, di prendere Trigger, prima che arrivassero gli agenti del fisco, per portarla nella sua casa di Maui. Quando fu sicuro di essere scampato al pericolo, la fece avere al suo manager che la nascose fino al 1993, quando ebbe finito di pagare il suo debito.
Uno degli aspetti più caratteristici che riguardano questa chitarra, attiene all'incredibile numero di firme che adornano la sua cassa. La prima firma venne apposta da Leon Russell. Questi chiese a Willie se poteva firmargli la chitarra e quando stava per scriverci sopra con un pennarello, Russell gli domandò se, invece, poteva incidere il suo nome nel legno. Spiegò a Willie che questo avrebbe reso la chitarra ancora più preziosa. Dopo questa prima firma, Trigger è stata firmata da centinaia di persone. Persone di tutti i tipi, colleghi musicisti, atleti, amici.
Un'altra cosa che salta subito all'occhio, guardando la chitarra, sono le sue condizioni; appare quasi martoriata, appena sotto la buca si apre un grosso buco. Fatto sta che, essendo una chitarra classica da suonare con le dita, non è dotata di un batti-penna. Ma Willie suona con il plettro, e dopo oltre quarant'anni se ne possono vedere gli effetti.
In definitiva, si può senz'altro dire che ben pochi chitarristi sono arrivati ad identificarsi fino a tal punto con lo strumento che suonano. E Willie Nelson è andato anche oltre, arrivando a dichiarare che quando Trigger si romperà definitivamente, allora anche lui smetterà di suonare e di cantare. Diversamente, moriranno insieme. Insomma, una vera storia d'amore!