Cate Tiernan
Cate Tiernan (nella vita è Gabrielle Charbonnet, Cate Tiernan è solo uno pseudonimo) è nata a New Orleans nel 1961 ed attualmente vive in Carolina del Nord con le sue due figlie, il marito e i due figli di lui. Dopo aver inizialmente frequentato la New York University studiando scrittura e lingue e letteratura russa, si è poi trasferita alla Loyola University a New Orleans dove si è laureata in Russo.
Inizia a lavorare presso il dipartimento Juvenile Audio and Video alla Random House di New York: lì, circondata da libri per bambini ed editori e gente che leggeva tanto quanto lei, comincia a scrivere i suoi primi libri, per bambini e collabora all’edizione dei Diari delle streghe di Lisa J Smith.
Cate decise di diventare scrittrice poiché credeva di avere qualcosa di importante da dire ai giovani e che avrebbe potuto insegnar loro qualcosa. Scrive romanzi, indirizzati a lettori adolescenti, che sono principalmente basati sul genere magico. Il suo lavoro più popolare è la serie di Sweep, che inizia a realizzare appena ritorna a New orleans con marito e figli (dopo aver trascorso 8 anni a New York). Lei stessa non è una strega (non è, cioè, una praticante della religione pagana Wicca, al contrario dei protagonisti della serie), ma afferma di apprezzare molti aspetti di tale religione, compresa la relativa corrente che abbraccia il “potere femminile”.
Cate ha scritto circa 75 libri in totale tra quelli scritti sotto il suo vero nome, sotto pseudonimo, e altri come ghost writer.
Sito personale: http://www.catetiernan.net/
Serie Immortal Beloved:
1 – Amore immortale (isbn: 9788804603573)
2 – Everlasting dark (inedito, uscirà nel 2011 in Usa)
3 – Everlasting War (inedito, uscirà nel 2012 in Usa)
Titolo: Amore immortale (isbn: 9788804603573)
Autore: Cate Tiernan
Serie: Serie Immortal Beloved,1
Edito da: Mondadori (Collana I Grandi)
Prezzo: 17,00€
Genere: Fantasy
Pagine: 344
Voto:
Trama: Nastasya ha trascorso la sua lunga esistenza tenendo il collo accuratamente coperto. Certo qualcuno, negli ultimi quattro secoli, ha visto l’oscuro disegno impresso sulla sua pelle con un amuleto rovente. Nessuno, però, che sia ancora vivo. Quanto tempo misura la vita di un immortale? Guerre, carestie e pestilenze durano il vapore di un respiro e il conto dei respiri si dimentica. Ma Nastasya non può dimenticare il massacro della sua famiglia. Carnefice d’Inverno lo chiamava la sua gente. Non era il protagonista di un’antica leggenda delle steppe, ma lo spietato predatore del Nord che, cinquecento anni prima, in uno sperduto villaggio di agricoltori, fece strage dei suoi genitori. Uccise per impadronirsi del tarak-sin, l’amuleto dotato di un potere magico immenso, che ogni casato di immortali custodisce. Da allora, Nastasya teme la magia, portatrice di sventura. Solo a River’s Edge, una comunità di immortali dediti alla crescita interiore, imparerà a lasciare fluire il potere dentro di lei. Anche l’amore è potere? Forse ha il volto di Reyn, algido dio vichingo. E accende fantasie sopite, ma nel contempo risveglia visioni di un passato che non passa mai…
Citazione: A causa della durata delle nostre vite, moltissime cose diventano particolari senza importanza perchè si perdono in un contesto smisurato – proseguì River – Quanti amanti hai avuto? Quanti figli? A quanti amici che ora sono morti hai voluto bene? Per la gente normale, questi eventi sono importanitissimi e plasmano o cambiano tutta la loro vita. Per noi, sono solo un attimo di eterno. Ma incidono. Un po’ alla volta, perdita dopo perdita, ci assottigliamo. Abbiamo perso tante cose per così tanto tempo che, ai nostri occhi, persone ed esperienze non hanno più valore. Dimentichiamo come si fa a dare valore alle cose, a sentirle. Dimentichiamo come si fa ad amare.
Opinione personale: E brava la mia Cate Tiernan! Dopo aver avidamente seguito la saga Sweep, bruscamente interrotta qui in Italia proprio mentre volgeva al termine, pensavo che non avrei più goduto della fantasia di questa simpatica scrittrice statunitense… e invece la Mondadori ci ha voluto fare questo regalo dandoci la possibilità di leggere il primo volume di questa nuova saga, addirittura pubblicandola – quasi! - in contemporanea con l’uscita in America.
Nonostante tutto, di fronte a questo nuovo libro,pur adorando questa scrittrice, non potevo che temere e al tempo stesso sperare che non fosse stato il risultato dell’ondata vampiresca-lupomannaresca-fatesca-immortalesca di cui siamo vittime consenzienti…
Insomma, prima di aprire questo libro, avevo le mie belle speranze che si trattasse di una storia nuova, magica e speciale… lo so, sono un’ottimista! E il mio ottimismo è stato premiato ^_^
Innanzitutto c’è la protagonista, Nastasya – un bel nome, un nome dal suono antico che mi ha subito posta positivamente nei confronti di chi lo porta – che ci fa capire immediatamente chi è, dov’è, chi frequenta, che fa. Sappiamo che ci troviamo di fronte a degli esseri sovrannaturali, magici, capaci di fare incantesimi e che sono ricchi, molto ricchi. E superficiali, egocentrici, e un pizzico cattivi. Conoscere Nastasya in questo ambiente mi fa immediatamente storcere il naso e a tratti temere la noia, perchè di storie e scene da Gossip girl ci bastano quelle viste in tv.
Ma a questo punto, un punto quasi iniziale, la Tiernan non si perde in troppe chiacchiere e immediatamente fa compiere il passo decisivo alla sua protagonista, quel passo che la porterà ad un cambiamento radicale della sua vita.
Seguiamo Nastasya in quella decisione mai definitiva, sempre suscettibile di cambiamento, e a quel punto iniziamo a diventare lei. Mi rivedo in tutte le sue battutine acide, sarcastiche, pungenti e gratuite verso chiunque osi domandarle il lecito; mi ritrovo nel suo sacrosanto scetticismo verso le apparenti assurdità della vita della comunità in cui ha deciso di restare; mi ritrovo nell’attrazione/repulsione verso Reyn, il quale, cavolo!, ma mai una volta che si fermi a guardarmi??? Ok, una volta che la scrittrice con la sua magia ha fatto in modo che io stessa pensassi e agissi – magari! – come Nastasya, l’incantesimo è fatto.
Non posso far altro che seguire la storia con trasporto, passione e curiosità, non che potendo non apprezzare la Tiernan per come, stavolta, abbia scritto una storia fantasy soffermandosi sulla coscienza della protagonista, sulle scelte, sulla difficoltà di riconoscere il bene e il male (tema già presente in Sweep) e su come sia difficile riuscire ad agire sempre secondo giustizia.
I protagonisti sono esseri immortali, sulla terra da secoli, e contemporaneamente esseri magici, che sanno compiere incantesimi e hanno poteri innati. Eppure sono così umani… tutto ciò che li riguarda sa di umano, sempre. Quasi ci vien da pensare che noi non siamo per nulla diversi da loro, forse siamo solo un po’ più giovani e questo aspetto, questa vicinanza con dei protagonisti magici, fa piacere perchè ci fa sentire coinvolti, ci fa sentire parte di quel racconto. E, come da contratto tra bravo scrittore e lettore, ci fa sentire un po’ soli e un po’ vuoti quando la storia finisce, perchè è come se ci avessero tolto una parte della nostra storia.
Per leggere il seguito bisognerà aspettare il prossimo anno, ma anche in questo l’autrice è stata in gamba: non ha creato un effetto suspence irritante da sostenere per un anno intero, ma piuttosto un finale abbastanza conclusivo… e nell’attesa del secondo volume tutto ciò che ci resta da fare è andare in giro fin da ora alla disperata ricerca di spoilers