Sito dell’autrice: http://www.allysoncondie.com/
Sito del libro: http://www.matched-book.com/
Sito Italiano dedicato al libro: http://www.matched.it
Trilogia Matched:
1. Matched, 2011 (isbn:9788876251160)
2. Crossed, 2012 (isbn:9788876251177)
3. Reached
Autore: Ally Condie (Traduttore: S. Pellegrini)
Serie: Trilogia Crossed, vol.1
Edito da: Fazi Editore (Collana: Lain)
Prezzo: 18.50 €
Genere: Young Fantasy, Paranormal Romance, Romanze Distopico
Pagine: 350 p.
Voto:
Trama: Immaginate un mondo dove non esiste scelta. Un mondo in cui ogni passaggio della vita viene scandito e orchestrato della Società. Un mondo dove l’amore è stato ridotto a una semplice unione di individui geneticamente compatibili, in grado di creare una progenie perfettamente in salute, priva di difetti. A diciassette anni una cerimonia vi assegnerà il vostro compagno ideale, a ventuno vi sposerete e al compimento degli ottanta anni, non un giorno di più, una morte felice e tranquilla vi rimuoverà da una Società alla quale non siete più utili.
Questo è il mondo di Matched.
E’ il quindici del mese e, come è consuetudine, la Società celebra i Banchetti di Abbinamento. Cassia Maria Reyes ha 17 anni ed è arrivato per lei il momento di partecipare finalmente al suo Banchetto. Curiosa di sapere chi le verrà assegnato, Cassia ripone grande fiducia nelle scelte della Società: sa che il suo sarà il compagno perfetto. Quando i Funzionari chiamano il suo nome si alza e si dirige verso lo schermo dell’Abbinamento. Pochi secondi di attesa prima di scoprire che il suo compagno è un caro amico, un ragazzo che conosce da tutta la vita, Xander. Ma non è il volto di Xander quella che compare sullo schermo di casa sua, una volta inserita la micro card in dotazione a ogni ragazzo appena Abbinato. Il volto appartiene a un altro ragazzo, Ky.
Cassia si trova ora a un bivio, divisa tra due scelte impossibili: tra Xander e Ky, tra un’esistenza preordinata e un percorso che nessuno ha mai avuto il coraggio di seguire. Divisa tra due vite. Una pianificata e controllata e una illegale, pericolosa ma libera. Non più un quadro dove gli unici colori siano il bianco e il nero, ma un arcobaleno di tonalità, scelte da lei e non da chi ha sempre deciso al suo posto.
Sarebbe meglio se andassi nella mia stanza, nella relativa intimità di quel piccolo spazio in cui ci sono il mio letto, la mia finestra. E il mio armadio, dove stanno appese le uniformi, immobili e prive di vita. Ma non posso staccare gli occhi dal tovagliolo. All’inizio, non riesco a decifrare cosa rappresenta il disegno, ma poi capisco che si tratta di lui. Di Ky. E’ raffigurato due volte, sia a sinistra che a destra della piega del tovagliolo. Si riconosce dalla linea della mascella, dalla forma degli occhi, dall’energica magrezza del corpo. Ci sono degli spazi vuoti: nelle sue mani non c’è nulla, nonostante siano messe a coppa e rivolte verso l’alto, in entrambi i disegni.
Qui finiscono le somiglianze tra le due immagini. Nella prima, infatti, guarda in su, come se ci fosse qualcosa nel cielo, e pare più piccolo, ha un’espressione innocente. Questa figura sembra pensare che ci sia ancora la possibilità che le sue mani vengano riempite. Nell’altra invece è più grande, ha il volto più scarno, e guarda in giù, a terra.
Sotto ha scritto: Quale sia quella vera, io non domando, loro non dicono.
Recensione
di Nasreen
Prima di parlare approfonditamente di questo romanzo, ritengo che sia il caso di specificare alcuni particolari decisamente importanti per comprendere meglio la votazione data. Per prima cosa dobbiamo dire che dal momento in cui abbiamo saputo che Matched sarebbe stato tradotto anche in Italia, per noi lettori è stata semplicemente festa grande. Abbiamo seguito per parecchio tempo tutto l’iter di pubblicazione, attendendolo con molta ansia e – forse – anche troppa aspettativa, aspettativa che sembra non esser stata soddisfatta del tutto. Per altri questo Matched rappresenta il nuovo avvento della narrativa, ma il bello della narrativa sta proprio della sua soggettività.
Di fatto Matched è un romanzo che, nel nostro caso, ha conquistato tre stelline solo per la volata finale e uno slancio di fiducia che abbiamo voluto concedergli in virtù proprio di questo finale meritevole, per il resto avrebbe potuto ottenere non più di due stelline purtroppo.
Partiamo dal presupposto che stiamo parlando di un romanzo distopico, ovvero l’autrice ci narra di una società indesiderabile, fredda, manipolatrice, ossessiva e spietata al limite dell’inumano in cui non c’è cenno di violenza ma che vìola la dignità stessa dell’essere umano trattandolo alla stregua di una bestia d’allevamento in cui il massimo obiettivo è la massimizzazione della produzione, in tutti i sensi. Umani perfetti, incrociati fra loro come piante e animali di razza, sorvegliati e regolati come criceti di laboratorio. Il degrado umano nascosto sotto la scintillante corazza del protezionismo e dell’evoluzionismo estremizzato. In poche parole un ambiente claustrofobico e, a volte, un po’ assurdo.
Tutto questo sarebbe stato un approccio interessantissimo se l’autrice avesse introdotto anche qualche elemento nuovo oltre alla Società che controlla tutto e tutti e che arriva perfino ad accoppiare gli umani in base a calcoli e statistiche per avere della prole perfetta. Davvero tutto molto interessante ma tutto già letto, già visto e incredibilmente piatto! The Giver, Hunger Games e Delirium sono solo alcuni dei romanzi che tornando alla mente leggendo le prime pagine di questo libro. Un nuovo “filone” fortunato? Speriamo di vederci al più presto degli elementi innovativi all’interno e non solamente “la società dispotica” e “il triangolo adolescenziale“!
Il romanzo inizia facendoci conoscere Cassandra, ragazza perfettamente integrata con questo mondo apparentemente utopico. E’ la sera del suo “Banchetto”, la sera in cui conoscerà il Promesso che la Società ha scelto per lei ed è assolutamente raggiante…
L’autrice scrive bene, il suo stile è scorrevole e piacevole e questo ci permette di immergerci immediatamente nel romanzo con tutta l’attesa di chi, dopo le presentazioni, si aspetta la notizia succosa della serata che tanto aspettava.
Ovviamente questo colpo di scena non arriva e, anzi, l’autrice introduce un altro clichè che è rappresentato dall’Altro, colui che non è stato scelto dalla Società per Cassia ma che, ovviamente, finirà per attirare la sua attenzione. Ovviamente l’Altro sarà una persona assolutamente inadatta non solo per Cassia ma per qualunque ragazza, giusto per aggiungere un po’ di pathos.
Il romanzo procede placido e tranquillo su questo tracciato verso una fine tristemente prevedibile. E’ ovvio che i due ragazzi finiranno per sviluppare un certo affetto, in barba alle violenze psicologiche alle quali sono e saranno sottoposti dalla Società che pretente il controllo su qualunque cosa: vita, morte e sentimenti. E’ altrettanto ovvio che Cassia sembra essere l’eletta a infrangere la cappa di controllo mentale esercitato dalla Società.
Il Triangolo amoroso, la Società dispotica, una persona “saggia” che spinge la protagonista verso la riconquista della sua personalità, il Promesso tradito ignaro di tutto… Insomma noioso, scontato e incredibilmente carico di ogni clichè possibile e immaginabile.
Rimane il fatto che l’autrice scrive bene e che ci sono scene veramente belle e “sentite”, come quelle della morte del Nonno di Cassia. L’uomo compie 80 anni e per la Società è ora che muoia e così, dopo un bel banchetto che il Nonno passa ricordando e ricevendo doni da amici stretti e parenti, l’uomo finisce per morire entro la mezzanotte esatta. Inquietante in modo allarmante ma assolutamente, come detto, una delle scene migliori di tutto il romanzo!
Il lettore si avvia demoralizzato verso il finale previsto e, contro ogni aspettativa, la trama s’impenna e sembra riacquistare vigore, uscendo dal torpore. A poce decine di pagine dalla fine di questo primo volume della Trilogia Matched le cose sembrano acquistare una certa dinamicità, se non proprio orginalità assoluta.
Non ci trasciniamo più indolenti verso la fine ma, dal momento della confessione della nostra Cassia al suo Promesso le cose precipitano vertiginosamente. Tutto quello che poteva sembrare un atto di ribellione, un riappropriazione dell’individualità di Cassia e Ky, cade e assume un significato del tutto inaspettato e nuovo. E’ proprio questo aspetto che ridona linfa vitale al romanzo portandoci a voler scoprire con ansia come andrà a fine! Non tutto è così scontato come credevamo e, allora, forse non tutto andrà a finire come avevamo supposto.
Per sapere veramente come giudicare quest’autrice, e quindi la sua trilogia, dovremo affidarci al secondo romanzo visto che questo libro sembra lanciare questi “messaggi” contrastanti che sembrano dire “Già letto, già visto!… O forse no?“
Per il momento ci adagiamo in un politico “tre stelline” molto, molto – e ripetiamo molto! – stiracchiato. Vedremo.
Titolo: Crossed
Autore: Ally Condie (Traduttore: S. Pellegrini)
Serie: Serie Crossed, vol.2
Edito da: Fazi Editore (Collana: Lain)
Prezzo: 14.90 €
Genere: Young Adult, Distopico
Pagine: 352 p.
Voto:
Trama: La Società sceglie tutto per te. I libri che leggi. La musica che ascolti. La persona che ami. Ma per Cassia Reyes le regole del gioco sono cambiate. Solo poco tempo prima la Società aveva scelto come suo promesso sposo Xander, il suo migliore amico: doveva essere il suo compagno perfetto, ma una macchina non può comandare il cuore. Il ragazzo che ama non è lui ma è Ky, una Aberrazione, un individuo che la Società considera pericoloso e indegno di essere promesso a qualcuno. Un errore che proietta Cassia in una nuova dimensione di verità e conoscenza dove può vedere con chiarezza le mancanze e i difetti del Sistema.
Scoprendo dentro di sé una forza che non sapeva di possedere, Cassia si allontana alla ricerca di Ky, che è stato rapito e portato al confino. In quelle terre estreme Cassia potrà capire che non tutto è perduto e che dentro questo mondo apparentemente immobile e perfetto c’è un seme di cambiamento e di libertà. Una ribellione sta montando, e Cassia è finalmente libera, libera di scegliere.
Recensione
Reading Mind
Per onestà devo dire che non sono una fan di Matched, nonostante io ami moltissimo i distopici. Avevo trovato il primo libro troppo lento e troppo freddo per i miei gusti e devo ammettere che è stata la prima impressione che ho avuto anche quando ho cominciato la lettura di Crossed. Mi sono ricreduta leggermente andando avanti, ma questa serie non rientra fra le mie preferite, anche se a mio parere è migliorata con questo secondo libro.
Ritroviamo sempre Cassia e Ky, che erano stati divisi alla fine di Matched. Cassia lavora in un campo insieme ad altre ragazze, mentre Ky si trova nella zona più esterna e rischia di morire ogni giorno. Entrambi riescono a fuggire, l’uno alla ricerca dell’altro, e, insieme ai loro nuovi compagni di viaggio, comincia un viaggio di ricerca che dura per metà libro. Alla fine riescono a rincontrarsi, ma nel frattempo alcuni loro compagni sono morti e Cassia è venuta a conoscenza dell’esistenza di una fazione di ribelli che vuole raggiungere. Ky però non è dello stesso avviso e nel frattempo alcuni segreti rischiano di mettere a repentaglio la loro relazione.
Che dire? Credo che il mio problema principale sia la mancanza di azione e il troppo lirismo, lo stesso problema che ho già avuto con un’altra serie. Crossed è molto bello, ma è triste, veramente molto triste. Fin troppo. Sia Ky che Cassia hanno momenti di riflessione bellissimi e altamente poetici, ma sono troppi e vanno a scapito dello svolgimento della storia. Per praticamente metà del libro, Cassia e Ky si rincorrono senza incontrarsi, in un mondo il cui paesaggio è pieno di desolazione e morte, causata dalla Società. Entrambi riflettono sul loro ruolo, su ciò che è accaduto e che potrebbe accadere, riflettono sull’importanza di essere liberi e di fare le proprie scelte, ma ogni tanto vorrei dire loro ‘Diamoci una mossa!’. Avrei voluto saperne di più sulla Società e sul suo scopo segreto, e invece dovrò aspettare l’ultimo libro.
Cassia e Ky sono sicuramente cambiati rispetto a Matched. Cassia è più decisa e sa quello che vuole; Ky si trova ad affrontare i fantasmi del passato e le sue paure. Xander viene nominato parecchio, specie il suo ‘segreto’, ma appare pochissimo. Ho apprezzato molto i personaggi di contorno, Eli, Vick e Indie. Le loro storie sono state molto toccanti e sento che ci saranno ulteriori novità in Reached.
Per quanto riguarda lo stile narrativo, ancora una volta abbiamo la narrazione alternata dal punto di vista di Cassia e di Ky, che però a volte non è del tutto fluente e mi risulta un po’ a scatti. Come ho già detto, la scrittura della Condie è molto bella e profonda e ci sono parecchie citazioni che mi hanno colpito, solo che forse non fa per me. Nel complesso è impossibile dire che sia un brutto libro, anzi; mi è piaciuto più del precedente e leggerò sicuramente Reached, solo che non sento un particolare legame con i personaggi. Non è scattata la scintilla.