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Trip To Maranello: Museo Ferrari & Pininfarina Tribute

Da Ergalmgp

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Di Marco Montoya Bozzi
Dopo la scomparsa del grande Sergio Pininfarina (Torino, 8 Settembre 1926 - Torino, 3 Luglio 2012), il museo Ferrari ha voluto omaggiare il grande designer con una mostra ospitata all'interno delle sue sale. Lo stesso Farina (il cognome vero) definiva la Ferrari come la sua seconda casa, se non la prima.
Il tour parte dalla biglietteria che è ospitata dentro la zona merchandising, poco prima di entrare c'è il bar e un simulatore di formula uno inaugurato da Fernando Alonso quest'Estate. Appena entrati si respira subito l'aria di storia e passione, infatti nella prima sala troviamo i primi modelli della mostra.
La prima di queste è la Ferrari Modulo (1970, 12V 60°, 4.993 CC, 550 CV a 8000 RPM ), vettura sperimentale, ispirata alla celebre Ferrari 512S, prima vettura della casa da competizione con motore centrale, un'auto con baricentro bassissimo, quasi da record, usata come comparsa nel film "2001 Odissea nello spazio" come navicella spaziale giunta dal futuro fantascientifico. Le ruote scompaiono sotto carenature che impediscono la sterzata.
Mentre si guarda la Modulo, con la coda dell'occhio si viene richiamati da un azzurro che ricorda la Francia, è il colore della Ferrari 500 Mondial Berlinetta (1954, 4 in linea, 1985 CC, 170 CV a 7000 RPM), Si tratta di un modello da corsa in veste di berlinetta, da questo modello in poi la casa del Cavallino Rampante costruirà auto veloci e sportive ma allo stesso tempo compatte e funzionali.
Basta fare un paio di passi e ci si trova davanti a 4 meraviglie che hanno scritto la storia nel settore corse di questa intramontabile casa produttrice.
La prima è la Ferrari 250 Mille Miglia (1953, 12V 60°, 2953 CC, 240 CV a 7200 RPM), chiamata così perchè è stata la prima vettura della celebre serie "250" ad aver partecipato alla famosa corsa bresciana.
Ferrari 250 GT Berlinetta SWB (1959, 12V 60°, 2953 CC, 280 CV a 7000 RPM), Fu la preferita di Pininfarina sin da subito, infatti egli ne volle un esemplare nella collezione della sua azienda, mentre questa esposta fu protagonista, con Stirling Moss, del celebre Tourist Trophy.
Ferrari 512 BB LM (1978, 12V 180°, 4943 CC, 470 CV a 7250 RPM), In pochi sanno che, nel 1972, la galleria del vento alla Pininfarina fu stata la prima a grandezza naturale, questa vettura è il primo frutto di tale galleria, infatti il sig. Farina, più che allo stile, questa volta si concertò sull'aerodinamica, punto di forza di una delle gare di durata più dure mai esistita come Le Mans.
Ferrari 250 LM (1963, 12V 60°, 3286 CC, 320 CV a 7500 PM), auto bellissima, erede dell'altrettanto stupenda Ferrari 250 GTO, con la differenza che quest'ultima era a motore anteriore mentre nella LM troviamo un motore posteriore centrale. 
Ferrari 375 Mille Miglia Spider (1953, 12V 60°, 4522 CC, 340 CV a 7000 RPM), Auto studiata per gare in pista ma anche per divorare l'asfalto di tutte le città d'Italia, cofano lunghissimo che sembra non finire mai.
Dietro questa fila di auto troviamo i motori dal 2004 ad oggi delle odierne formula uno, qualche passo più in là e, davanti al muretto multimediale dei box Ferrari di Formula uno, troviamo le auto più celebri della competizione nella quale la Ferrari ha scritto un pezzo importante di storia, auto come la Ferrari F1-89 di "Cavallo Pazzo" Nigel Mansell e la Ferrari F1 312 T4 di Gilles Villeneuve.
Saliamo le scale incuriositi e ci imbattiamo in un altro Concept molto interessante.
Ferrari Mythos (1989, 12V 180°, 4943 CC, 390 CV a 6300 RPM), Prototipo di vettura a forte ispirazione racing su base 512 TR....
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.....Qualche metro più in là troviamo una stanza con dentro una statua di cera che rappresenta Enzo Ferrari dentro il suo ufficio, è fatto talmente bene che quasi sembra essere tornati a metà degli anni 80 e poter finalmente scambiare 2 parole con il Drake...

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Ai suoi lati troviamo 2 vetture: Ferrari Pinin (1980, 12V 180°, 4943 CC, 340 CV a 6000 RPM), Unico prototipo di una Ferrari a 4 porte, ideata per celebrare i 50 anni della nascita della Pininfarina, inizialmente costruita senza motore, l'allora responsabile e ingegnere del reparto propulsori Mauro Forghieri poi ci "infilò" dentro uno dodici cilindri preso da una Ferrari 512BB. Si tratta di un azzardo proposto dalla carrozzeria per rivoluzionare la linea della casa produttrice, Enzo Ferrari però non entrò in sintonia con l'idea e il progetto venne abbandonato.

Ferrari P6 (1968, 12V 180°, 4390 CC, 400 CV a 7250 RPM), P sta per prototipo, quest'auto contiene elementi stilistici che furono di forte ispirazione per le Ferrari degli anni '70, quali 512BB, 308 GTB e 288 GTO.
Sullo stesso piano troviamo l'atrio della Formula Uno, quello più famoso di tutto il museo, con i piloti, i trofei e le auto che hanno dato la vittoria alla Ferrari come Niki Lauda, Jody Scheckter ed il mitico Michael Schumacher.
Tornando indietro e salendo altre scale ci troviamo dentro una grande sala con il presente che si scontra col passato, vetture come 512 TR, 456 M GT, la rarissima 550 Barchetta, un'esemplare unico come la Ferrari 360 Barchetta, costruita per Luca Cordero di Montezemolo, fino alla recentissima Ferrari SA Aperta. dall'altro lato, pezzi di storia come la Ferrari 512BB, 365 GTS4, Dino 246 GT, 275 GTB4 e la Ferrari 330 GTC Speciale, costruita appositamente per la Principessa del Belgio Lilian de Rethy....
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Dietro quest'ultima troviamo la sala commemorativa dedicata a Gilles Villeneuve, dove dentro troviamo gelosamente custodite la F1 126 C, storica vettura dell'era "TURBO" del 1981 con numeri che fanno girare la testa (6V 120° Turbo, 1496 CC, 570 CV a 11.500 RPM!); la monoposto da Formula Indy e la Ferrari 308 GTS con la quale il pilota canadese stabiliva tutt'ora imbattuti primati sulle autostrade italiane, soprattutto da Montecarlo a Maranello (432 KM in 2 ore e 25 minuti!).

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La mostra inizialmente era stata fissata dal 26 Ottobre 2012 al 7 Gennaio 2013, ma l'inaspettato successo ha fatto cambiare idea agli organizzatori che, proprio pochi giorni fa, hanno deciso di prolungarla fino al 24 Febbraio 2013! "


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