Il governo libico ha annunciato nella notte di stare valutando il ricorso a forze internazionali per ristabilire la sicurezza, in particolare a Tripoli, teatro di scontri fra gruppi armati cominciati domenica scorsa.
Lo ha dichiarato in un comunicato il portavoce, Ahmed Lamine, che ha precisato che l’obiettivo è “proteggere la popolazione civile e le ricchezze dello Stato e prevenire l’anarchia e l’instabilità e dare allo Stato la possibilità di costruire le sue istituzioni”, principalmente le forze militari e la polizia.
Gli scontri fra gruppi armati, innescati dall’attacco di miliziani islamisti di Misurata contro ribelli della località di Zintan, hanno provocato la chiusura dell’aeroporto della capitale, causando gravi danni alle infrastrutture e ai velivoli parcheggiati. Un’officina e un edificio della dogana sono stati completamente distrutti e lo scalo, che resta chiuso, è stato preso di mira anche nelle ultime ore dal lancio di decine di razzi.
Inutili finora le esortazioni alla cessazione delle ostilità formulate dal governo.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
Inviato il 15 luglio a 21:14
Buona lettura...è una cosa molto seria !!!