Dal tris delle mie ultime letture, qualche impressione.
2- “La brava terrorista” Doris Lessing (The good terrorist, 1985)
Doris Lessing è una donna speciale: un’autrice che ha saputo mettere a nudo l’interiorità delle relazioni umane e affettive con particolare riguardo per l’animo femminile; un’attenta ed appassionata critica degli aspetti contraddittori e distorti della politica, sopratutto dei movimenti comunisti del secolo scorso; una visionaria scrittrice di fantascienza con la serie Canopus in Argo, mai tradotta in Italia; un Premio Nobel capace di esclamare, intercettata dal giornalista che le annunciò la lieta novella al ritorno della spesa, uno stupito “Oh! Christ!”.
In “La brava terrorista” Doris continua parlare al femminile, continua a parlare di relazioni affettive, di comunismo e di frange estreme. Ma ci parla, con la scusa delle case occupate, anche di ingenuità, miseria, povertà, ignoranza che in nome del rifiuto politico della società in cui si vive generano mostri ben peggiori di quelli che idealmente si vorrebbero combattere o eliminare.
Letto oggi, a distanza di quasi trent’anni, potrebbe sembrare per certi versi datato, per altri invece si rivela nella sua piena attualità: la rabbia sociale, la voglia di cambiare il sistema anche attravero la violenza, la politica estrema e l’enorme ignoranza che soggiace nella testa di molti.
Ho desiderato dare un sonoro sberlone sul viso ad Alice Mellings sin dall’inizio del libro, forse perché ne ho conosciute di Alice, forse perché desideravo capisse, crescesse.
Invece mi sono dovuta accontentare di sentire le sue ragioni: fino alla fine.
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Gli altri libri del tris:
1 – “Che Guevara – Hasta siempre comandante”
Altri libri di Doris Lessing da me recensiti:
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