A distanza di tempo pubblico finalmente due righe per completare il mio tris di letture che oramai è ritornato sugli scaffali della mia biblioteca a riprender polvere.
Ma, si sa, gente come noi non dà la minima importanza al tempo.
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Se avete con voi un asciugamano e se vi atterrete alla semplice prescrizione di non andare nel panico, allora siete pronti per leggere Guida galattica per autostoppisti.
Scritto nel 1979 in seguito al successo di un programma radiofonico trasmesso dalla BBC, il libro di Douglas Adams narra le avventure nello spazio di una serie di personaggi tra cui Arthur Dent, ultimo terrestre sopravvissuto alla distruzione del pianeta avvenuta per lasciare spazio alla costruzione di un’autostrada aerospaziale.
Ecologista e profondo critico della nostra società dei consumi, Douglas Adams usa l’assurdo e la fantascienza per esasperare – tanto da renderle evidenti – le contraddizioni, l’arroganza e la fondamentale miopia della nostra cultura, cultura che dal 1979 ad oggi non ha dimostrato di aver fatto passi sostanziali in avanti dal punto di vista del buon senso.
La Guida Galattica diventa così un manuale d’istruzioni per non andare nel panico nonostante l’assurdità di ciò che ci circonda, un modo per preservare ironia, intelligenza e magari uno sguardo obliquo ed alieno sulle cose.
Un modo per trovare in noi quella minima dose di coraggio che ci consenta di guardare ancora nella notte, fuori dalle nostre città, quel mondo infinito di stelle con la consapevolezza che probabilmente altri esseri stanno consumando la loro esistenza alla ricerca della risposta alla Domanda Fondamentale sulla Vita, l’Universo e Tutto quanto.
Un po’ come qualcuno di noi.
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La saga di Adams prosegue con:
- Ristorante al termine dell’universo, 1980
- La Vita, l’Universo e Tutto quanto, 1982
- Addio e grazie per tutto il pesce, 1984
- Praticamente innoquo, 1992
Eoin Colfer propone ancora un sesto volume nel 2009, E un’altra cosa…
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Il mio tris di letture comprendeva anche:
1 – “Che Guevara – Hasta siempre comandante”
2- “La brava terrorista” Doris Lessing (The good terrorist, 1985)
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Buone letture, e … non dimenticate l’asciugamano! ;)