L'oramai nota e triste situazione di crisi costringe gli Italiani a fare rinunce su tutto e ad evitare spese non strettamente indispensabili. Direi che hanno la priorità l'acquisto delle medicine ritenute fondamentali per la sopravvivenza, non sono più acquistati medicinali non chiamati "salvavita". Si continua per forza di cose a comperare generi alimentari, tenuto conto di una cernita e scelta ponderata. Ci vediamo costretti ad acquistare a prezzi esorbitanti libri e attrezzatura di cartoleria scolastica per i nostri figli, per il loro l'apprendimento scolastico e se non desideriamo che ci chiudano gli impianti di forniture varie, dobbiamo pagare le bollette. Punto e a capo, per questi anni le nostre spese dovrebbero terminare qui. Sono regole elementari, parole banali lette e riletti migliaia di volte quelle che ci andiamo ripetendo. parola d'ordine "tagliare ovunque e riciclare", cioè non consumare, ma fare le formichine intelligenti e non comportarci più da cicale spendaccione, come abbiamo fatto tutti per decenni. Invece non posso non osservare ogni mattina, tracce numerose che mi raccontano il contrario di quanto affermiamo e viviamo. Vedo da tanti in terra, nei prati, ai bordi dei fossati, sui greti dei fiumi e laghi, inequivocabili residui e prove che tanta gente non ha capito quali sono i generi di primaria importanza. O se ne frega semplicemente. Vengono buttati gran parte dei pochi soldi di cui si dispone, nel fosso è il caso di dire. le migliaia dei biglietti della "fortuna" i cosiddetti Gratta e Vinci, o altri nomi che non conosco, coprono il manto stradale e sembrano pezzi di un puzzle che mai terminerà. Sono sminuzzati, strappati con rabbia in migliaia di pezzettini , perché non contenevano il numero vincente. Li trovo lungo chilometri e chilometri di strada, che percorro a piedi. Ma quanti sono coloro che consumano almeno cinque euro ogni giorno, nella vana speranza di vincerne a migliaia? Vedo con disappunto e rabbia, anche numerosissimi pacchetti vuoti di sigarette, ne conto a centinaia, per non parlare dei mozziconi, sembrano tanti piccoli cadaveri in fila, pronti per il Purgatorio. Altro vizio costoso quello del fumo! Vizio non indispensabile e non ordinato dal medico, lussuoso oggigiorno, non alla portata di tutti. Chi compra quotidianamente in tabaccheria un pacchetto di sigarette, due "gratta e perdi", tenta una giocata al lotto, fa due partitine alle macchinette e acquista tre riviste per annunci di lavoro, spende così sull'unghia circa cinquanta euro ogni giorno. Se poi si reca al bar per la quotidiana colazione, ne aggiunge altri, non me ne vogliano gli esercenti dei Bar! Con tale cifra si può fare un pieno di benzina o comperare qualcosa da mangiare, oppure, nella peggiore delle ipotesi, risparmiarli. Tristemente osservo diversi fogli di riviste pornografiche, buttate ai lati della strada pertanto visibili a tutti, bambini ed adulti, spesso affiancate da profilattici.Proseguo il mio cammino e noto in fila indiana, bottiglie di birra e liquori vuote, a volte rotte in mille pezzi di vetro verde o bianco, bevande energetiche, , strano a dirsi moltissime scatole di medicine a base di psicofarmaci. Quanta tristezza e pena si cela dietro tutto ciò? Quante anime hanno bisogno di aiuto e sembra lo dicano a noi, che camminiamo, lasciando per terra segnali ben precisi di disagio enorme. Le cose che ho elencato purtroppo, potrebbero apparire sciocchezze banali e stupide, da sempre le strade e i fossi sono sporchi e pieni di queste speranze tristi. Anche nei bar, si vedono donne non più giovani, padri di famiglia, ragazzini e ragazzine, attaccati forsennatamente alle slot machine, nella speranza di sentire il tintinnio delle monete che scendono. Sono tutti vizi molto costosi e pericolosi, evitabili, soprattutto in questo periodo nero di recessione. Vinceremmo tanto, in salute e in danaro, se non buttassimo i soldi in quei veleni! I Monopoli di Stato, si inventino qualcos'altro, oltre alle sigarette elettroniche, peraltro dannosissime. E' una spirale pericolosa, un tunnel dal quale è difficile uscire. il mio intento non è quello di fare prediche gratuite, mi limito ad osservare e mi chiedo il perché, coloro che lasciano quei resti, non solo non li buttino con educazione e rispetto per chi li vedrà nei cassonetti, ma perché devono buttare i loro soldi in quel modo. Fabiana Schianchi.
Slot machine. (Photo credit: Wikipedia)