Un uomo è uomo se fa l’uomo. Che vuol dire lavorare tutti i giorni, tutto il giorno. Tornare a casa tardi la sera, uscire la mattina poco dopo l’alba. Salutare velocemente la moglie che ancora dorme nel suo letto caldo e partire per l’ufficio sulla sua sportiva limited edition. Indossa scarpe strafirmate, gli squilla l’iphone che non sa come si usa, offre il caffè a tutti e pranza coi colleghi fuori.
Ora
alle 18 torni a casa e il sabato e la domenica lo passi con la tua famiglia a bordo della tua station wagon.
La mattina accompagni i tuoi due figli, un maschio e una femmina, a scuola e alla sera guardi l’ultima animazione Pixar con il più piccolo mentre stanco ti addormenti sul divano.
Hai la pazienza di sopportare le crisi ormonali di tua moglie e il tempo di comprarle il pane fresco per il pranzo.
Non indossi più scarpe strafirmate, non ti squilla più l’iphone che non hai mai capito come si usa, non offri il caffè a tutti e non pranzi coi colleghi al ristorante perché alle 13.20 il pranzo è servito.
Non bisogna “stare” con la famiglia. Bisogna solo garantirle il massimo apporto economico.
Non è da uomini la famiglia.