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Trivelle: Legge di stabilità modifica art. 38 ‘Sblocca Italia’

Creato il 23 dicembre 2014 da Comunalimenfi
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Introdotta nella Legge di stabilità una modifica di quanto stabilito dallo Sblocca Italia.

Grazie a un emendamento al disegno di Legge di stabilità (553), voluto dai governi e dai consigli regionali, il ministero dello Sviluppo economico non potrà autorizzare ricerche di idrocarburi, senza avere prima cercato l’intesa con le stesse Regioni in sede di Conferenza unificata.

Con l’emendamento, fortemente voluto da Piero Lacorazza (presidente del Consiglio regionale della Basilicata), adesso sarà necessaria la concertazione con le Regioni, che prima invece venivano bypassate.

Infatti, si legge tra l’altro nell’art. 38 dello Sblocca Italia: «Le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi e quelle di stoccaggio sotterraneo di gas naturale rivestono carattere di interesse strategico e sono di pubblica utilità, urgenti e indifferibili… ».

Senza l’emendamento al disegno di Legge di stabilità Regioni e Comuni non avrebbero avuto voce in capitolo al momento di rilasciare le autorizzazioni. Anche la Regione siciliana, nonostante il suo Statuto speciale.

In ogni caso, la Conferenza unificata non ha il potere di opporre il veto. Se non si raggiunge l’intesa, il Consiglio dei ministri può approvare il piano.

Le trivellazioni sul territorio siciliano quindi possono essere sommariamente “gestite” dalla nostra Regione ma nulla è cambiato, invece, per quelle in mare. La Regione Siciliana infatti non ha alcuna competenza sulle trivellazioni nel Mare Mediterraneo.


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