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Troll Hunter - André Øvredal

Da Frank_manila

Troll Hunter - André Øvredal Il recente abuso di mockumentary perpetuato negli ultimi anni mi ha portato ad evitare come la peste, e con discreti risultati, pellicole che si presentavano sotto questa forma. Talvolta però mi capita, per un motivo o per un altro, di andare contro le mie stesse convinzioni e, con non pochi dubbi, di cimentarmici.
I motivi che mi hanno portato a vedere Troll Hunter sono facilmente elencabili in: Troll a.k.a Mostri Giganti; pareri positivi letti un po' ovunque; un'insensata mia fascinazione verso la Norvegia; gli horror basati su leggende popolari e la generica e campanilistica matrice europea.
Lo "sforzo", se così si può chiamare, da me fatto si può dire essere andato a buon fine poiché Troll Hunter, cari miei Spiccetti, è davvero un prodotto sopraffino, fatto con estrema intelligenza e pieno di quei dettagli che rendono una pellicola (in particolar modo se di genere fantastico) gustosa.
La scelta dello scavare nel folklore è la prima cosa degna di nota che tengo a menzionare del film tanto che, a differenza di Cloverfield (beast-movie simile), la forte radice antropologica della figura del troll rende il tutto più affascinante e, incredibilmente, più credibile. Se poi si sommano degli scenari naturalistici pazzeschi, degli interpreti ottimi (Otto Jespersen su tutti) e delle scene azzeccate, il risultato, pari o dispari che sia, è comunque giusto. 
Non un capolavoro, questo è chiaro, ma un ottimo esempio di come sfruttare nel migliore dei modi l'escamotage del mockumentary.
 


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