In questi giorni, ho letto una notizia che mi ha fatto riflettere abbastanza. Come sapete bene, diverse volte su queste pagine ci siamo trovati a parlare di inquinamento e di antropizzazione dell’ambiente. In particolare, abbiamo affrontato molte volte il discorso “cause” analizzando in dettaglio le emissioni nell’ambiente, le tecniche per ridurle o eliminarle, gli sprechi della nostra attuale societa’, ecc.
Ora pero’, la notizia che vorrei raccontarvi, riguarda se volete gli “effetti” che le attivita’ stanno apportando sul nostro ecosistema, molto complesso e regolato da tantissimi parametri, molto spesso correlati tra loro. In genere, siamo abituati a vedere il pianeta come una spugna in grado di adattarsi molto bene alle nostre attivita’ e dunque in grado di resistere alle continue emissioni resistendo abbastanza bene alle nostre scellerate attivita’. Questa notizia purtroppo ci fara’ ricredere.
Da uno studio pubblicato sulla rivista “Science”, un team di ricercatori ha evidenziato come, a tutte le latitudini ed in ogni parte del globo, i grandi alberi secolari, con eta’ compresa tra 100 e 300 anni, stanno morendo ad un ritmo molto piu’ veloce rispetto a quello naturale che si era registrato in passato.
Perche’ sono importanti gli alberi secolari?
Cosi’ come avviene per i grandi mammiferi minacciati dall’estinzione, i grandi alberi secolari rappresentano gli organismi vegetali piu’ imponenti sulla Terra. Dal punto di vista ambientale, questi esemplari hanno importanti funzioni nella regolazione dei cicli del carbonio, assorbendo grandi quantita’ di anidride carbonica e soprattutto dando contributi fondamentali nei processi che avvengono nel terreno. Oltre a questo, gli alberi secolari fungono da habitat per moltissime specie sia animali che vegetali, contribuendo in questo modo alla creazione di miniecosistemi isolati e regolati da leggi di natura.
Come evidenziato dallo studio, di cui potete leggere l’abstract a questa pagina:
- Science, scomparsa alberi secolari
il ritmo di scomparsa di questi alberi e’ notevolmente aumentato negli ultimi anni, minacciando notevolmente alcuni importanti parametri del globo. Come detto in precedenza, questo fenomeno sta avvenendo in diverse parti del mondo, indipendentemente dalla tipologia di albero.
Le cause che hanno portato a questo risultato sono in realta’ molteplici, ma tutte dovute all’attivita’ dell’uomo.
La prima causa e’ la richiesta di maggiori spazi per l’agricoltura. In questo senso, ampie zone di vegetazione vengono abbattute per creare campi o spazi aperti. Nelle zone rurali, questo e’ dovuto per la richiesta di nuovi spazi verdi, mentre, soprattutto nelle citta’, questa attvita’ viene utilizzata per creare nuovi spazi edificabili e rispondere alla sempre crescente domanda di nuclei abitativi.
La seconda causa e’ invece di tipo industriale. Come sappiamo bene, la deforestazione e’ una tecnica molto praticata e che viene utilizzata soprattutto per reperire materie prime, ma anche, riallacciandosi alla prima causa, per lasciare spazio libero al posto delle foreste e dei boschi.
L’ultimo motivo e’ invece direttamente connesso con l’inquinamento. Come sappiamo bene, al contrario di quanto sostenuto da alcuni catastrofisti, il riscaldamento globale sta determinando un incremento delle temperature medie sul pianeta. Ora, possiamo discutere, come fatto in pasato, su quale contributo sia dovuto alle emissioni umane e quanto invece sia determinato da naturali variazioni climatiche che avvengono sulla Terra. In questo contesto, questo discorso non e’ importante. Quello che conta e’ che, il riscaldamento globale, determina una minore disponibilita’ di acqua per le piante, provocando siccita’. Il minor apporto di acqua e’ una delle cause principali della scomparsa degli alberi secolari.
Molto spesso, non viene fatto nulla per arginare il fenomeno della moria dei grandi alberi. Come detto all’inizio, cosi’ come avviene per gli animali a rischio estinzione, queste specie vegetali ricoprono un’importanza strategica e funzionale per il nostro pianeta. Detto questo, si dovrebbe cercare di preservare gli esemplari piu’ antichi, oltre ovviamente a diminuire i fenomeni di deforestazione massiccia che stanno interessando tutto il mondo.
Concludendo, come evidenziato dall’articolo di Science, in tutte le parti del mondo c’e’ un aumento della moria di alberi secolari ad un ritmo molto piu’ elevato degli anni precedenti. Le cause di questo sono da ricercarsi nelle attivita’ dell’essere umano ma anche nel riscaldamento globale che determina maggiori periodi di siccita’ per le piante. Dal punto di vista ambientale, eliminando il discorso sentimentale, queste piante ricorprono un ruolo molto importante nell’ecosistema con un compito fondamentale nei diversi cicli delle sostanze chimiche, oltre ad offrire habitat specifici per diverse specie animali e vegetali.