Troppi farmaci agli anziani: quali rischi?

Creato il 02 marzo 2015 da Informasalus @informasalus


La metà degli over 65 assume abitualmente oltre cinque farmaci, ma dopo un ricovero ospedaliero il carico di medicine aumenta ulteriormente

La metà degli over 65 assume abitualmente oltre cinque farmaci, ma dopo un ricovero ospedaliero il carico di medicine aumenta ulteriormente e la maggioranza degli anziani si trova a prendere oltre sei tipi diversi di medicine ogni giorno. La conseguenza è che nel giro di tre mesi dal primo ricovero un anziano su cinque torna in ospedale per troppi farmaci.
È quanto dimostrano i dati del registro Reposi (Registro Politerapie Simi) della Società Italiana di Medicina Interna (Simi), istituto Mario Negri e Politecnico di Milano secondo cui sei pazienti su dieci sono esposti al rischio di interazioni e reazioni pericolose per la salute a causa di prescrizioni inappropriate ed eccessive.
“Il carico – spiegano dalla SIMI – aumenta spesso senza che ve ne sia un reale bisogno, perché ad esempio a un paziente su quattro vengono prescritti inutilmente antidepressivi e a due su tre gastroprotettori senza una vera utilità”.
“L'aumento del pericolo di reazioni avverse – spiega Pier Mannuccio Mannucci, direttore scientifico del Policlinico di Milano – incrementa di conseguenza la probabilità di visite mediche, nuovi ricoveri e anche la mortalità”. I rischi riguardano l'aggravarsi di patologie esistenti, la comparsa di nuovi sintomi che portano a nuove prescrizioni e l'aumento della possibilità di commettere errori nel prescrivere un farmaco. Il risultato è che spesso gli anziani vengono curati troppo e male, assumono farmaci che non gli sono utili e non ricevono, invece, medicinali appropriati.
La priorità, sottolinea Mannucci, dovrebbe essere “una revisione critica del carico di farmaci per stabilire priorità terapeutiche e 'tagliare' quelli inutili o inappropriati”.



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