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Troppi gruppi anti-casta senza IDEE.

Creato il 01 settembre 2012 da Mir Gorizia @Ettore_Ribaudo

La campagna “moralizzatrice” degli anti-casta, ormai dilaga ovunque. Ma solo in rete e nei social network, e non sui quotidiani a grande tiratura. A questo punto, come vuole la proverbiale locuzione latina, mi sono chiesto: cui prodest? (“a chi giova?”).Fino a quando a protestare contro indennità, vitalizi e privilegi vari dei parlamentari erano i grillini (con Grillo che è la massima espressione di Dietrologia, Demagogia e Populismo, insieme a Vendola) o il popolo viola, tutto sembrava regolare e per certi versi coerente. 

Ma quando hanno cominciato ad accodarsi i quotidiani di ogni orientamento, comprese le corazzate di Repubblica e del Corriere (che ricevono contributi a fondo perduto dalla Legge per l’editoria, che si sono guardati bene dall’inserire negli elenchi degli sprechi), allora ho incominciato ad avere qualche prurito; è divenuta una vera allergia quando anche il paludatissimo TG1 ha dato voce alla rivolta anti-Casta, attaccando il bilancio della Camera come se fosse la causa principale della voragine del debito pubblico italiano. E quindi, dopo aver messo alla gogna non solo i parlamentari, ma anche i consigli regionali, le province, e tutti i consigli comunali, quasi che bisognasse vergognarsi di essere stati eletti e sentirsi accusati di “vivere sulle spalle del popolo”, ecco che iniziano ad arrivare le proposte per porre rimedio a questo sperpero: abolire le province, ridurre il numero di senatori e deputati, ridurre il numero dei consiglieri regionali, provinciali, comunali, tagliare tutte le indennità.L’idea che sta avanzando nel paese è che tutti coloro che ricoprono una carica elettiva fanno parte della Casta e che la Casta è uno sperpero di denaro pubblico. Non ci vorrà molto, dopo che tutti si saranno convinti che deputati e senatori sono troppi, a far passare l’idea che avere due Camere è un lusso che non ci possiamo più permettere, che forse ne basterà una sola, magari con poche decine di rappresentanti, e poi sarà un bel risparmio abolire anche quella (…tanto nel “parlamento” si fanno solo chiacchiere…) e affidare tutto il potere al governo, che basta e avanza!La vera Casta (cioè i gruppi economici e finanziari – proprietari anche di quotidiani e televisioni -che non hanno bisogno di passare dalla prova elettorale per esercitare il proprio potere) ha tutto l’interesse a favorire lo tsunami anti-casta: meno deputati significa meno controllo, e sarà più facile comprare i pochi rimasti che saranno emanazione diretta dei partiti di governo e non più rappresentanti del popolo eletti nel territorio, come voleva la Costituzione.L’operazione, pianificata dalla P2 di Licio Gelli, di svuotare il parlamento delle sue prerogative di rappresentanza popolare e controllo sull’esecutivo, dopo essere passata dalla liquidazione del sistema proporzionale al presidenzialismo di fatto, si sta concludendo con la spallata dell’anti-casta.Si riempiono le pagine di facebook e dei giornali con invettive contro l’indennità di funzione parlamentare, e si tace (con rare eccezioni nel mondo pacifista, nonviolento e cattolico)  sulla voragine delle spese militari, dei costi per i cacciabombardieri F35 e per le missioni di guerra in Afghanistan e Libia. Basterebbe il taglio del 10% di queste voci per coprire l’intera manovra, ma si preferisce dissertare su quanto costano i viaggi aerei dei parlamentari che vanno a Roma.Evidentemente c’è una regia. I direttori dei quotidiani, da Repubblica al Corriere, da Libero al Giornale (che hanno stipendi più alti dei parlamentari) attaccano la Casta, come se loro stessi non ne facessero parte, e si guardano bene dallo spiegare ai lettori che vi è un’altra Casta – quella militare – che pesa veramente sul debito pubblico; non spiegano i costi della Finmeccanica perchè i loro editori fanno parte della stessa famiglia industriale. E’ molto più facile e popolare giocare al tiro al piccione-parlamentare che studiare e denunciare il complesso militare-industriale.Se c’è un motivo serio per condannare il Parlamento è quello di aver violato la Costituzione, che “ripudia la guerra”, con il voto a favore dei Bilanci militari e delle missioni belliche all’estero.Se tutti gli anti-casta concentrassero le loro energie su questo, avremmo risolto gran parte dei nostri problemi.Adesso però assistiamo su internet ad una “rivoluzione” contro la casta; cioè la nascita di una pletora di gruppi anti-casta, senza idee o progetti ma formati con il solo scopo didarsi visibilità o dare visibilità ai loro ideatori, senza curarsi di fare programmi o dare idee sui problemi che affliggono la nostra tanto bistrattata Italia! L’Italia si fa unendosi tutti quanti!! Uniti si vince, divisi si perde solo tempo!!Non amo disperdere il mio tempo e se le persone non parteciperanno in modo adeguato ed i responsabili di Gruppi, Movimenti, Liste e Comitati, non tornano con i piedi per terra e diventano umili, semplici e scendono dal piedistallo, senza sentirsi tutti il nuovo Premier d’Italia, abbiamo finito tutta l’opera prima di cominciare: cioè … abbiamo costruito un castello di sabbia!!Io avviso i naviganti, il nostro Gruppo e i gruppi amici o le unioni si consolidano, oppure noi andremo avanti da soli.Uniti e coesi incuteremo un sano e motivato timore ai nostri nemici, divisi faremo ridere solamente i polli!Non vogliamo mischiarci con persone, di dubbia fama o in odor di Mafia che con pochi iscritti, si sentono già Napoleone.Credo di essere stato comprensibile a tutti e vi chiedo di unirvi e lavorare insieme a noi in umiltà, senza disperdere energie e tempo in cose faziose ed inutili.Da noi sono confluiti i seguenti gruppi: Italia Garantista e tra poco Italiani Liberi e Forti; chi vuole essere l’altro gruppo che si unisce nelle battaglie che stiamo facendo per il POPOLO?http://feeds.feedburner.com/blogspot/sHlyJTags: casta e anticasta, formigoni, Governo, grillo, internet, professioni legali, programma politico, protest, sprechi, Tag

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