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Troppo bello per durare ed infatti non duro'

Da Mammapiky @mammapiky

TROPPO BELLO PER DURARE ED INFATTI NON DURO'Quasi tre anni fa diventavo mamma per la prima volta, un’esperienza tanto emozionante quanto tragica, uno sconvolgimento di vita e di vite, degno di un dramma alla Scala. Giorni interi passati a nutrirlo e notti insonni passate a cullarlo.
"Non ti azzardare a mettermi nel lettino e guarda che neanche la carrozzina mi piace. Non portarmi in giro in macchina, è appiccicato a te che voglio stare, passeggia ininterrottamente su e giù e cantami, fino allo sfinimento, le stesse canzoncine".
Ovvio che i primi giorni con Cicina, fatti di tetta/cullina/tetta/cullina....per un totale giornaliero di 24 ore, sono stati una piacevole sorpresa ed io, incapace di rilassarmi completamente, non me ne capacitavo fino in fondo. L'ho considerata da subito una situazione temporanea, che mi avrebbe lasciato respirare i primi giorni ma sempre con il "boccaglio" a portata di mano. Va da se che a forza di temerlo, ma più che altro di pensarlo, e per il teorema che le cose che senti intensamente alla fine si avverano (soprattutto se negative!!), la situazione ha subito una decisiva svolta, una curva a gomito pari a 90 gradi e la pace ha cambiato strada: sono arrivate le coliche. "E’ normale, le coliche ce l'hanno quasi tutti i bambini!" … questo ritornello saggio mi perseguita!!!  Si ok, ma Cestino che non ha mai amato la definizione "normale", pur con tutti i suoi drammi, ha fatto parte di quel che rimaneva del "quasi tutti" e le coliche non le ha avute, di conseguenza io non so cosa siano, né tanto meno come farle passare. In una manciata di giorni ho fatto man bassa di consigli: Coligermina in testa, seguita a pari merito da Milycon e Reuflor. Omeopatia, finocchio e fratelli, come fanalini di coda e nei casi estremi, gettonatissimo è il potente Alginor. Questi i protagonisti ai quali si affiancano degne e indispensabili comparse: piccoli colpetti sulla schiena, pancia in giù, massaggi e bagnetti, più calde coperte e se non dovesse bastare, consultare i tarocchi e allenare i chakra. Un’enciclopedia di speranza che secondo il pediatra, convocato per il più autorevole dei pareri, sarebbe inutile e inefficace. "Signora provi, ma non si aspetti molto, anzi non si aspetti niente, l'unica cura possibile e di sicuro effetto è tempo più pazienza, gli altri sono rimedi più per i genitori che per i figli". Ora valutando che tutto questo è anche frutto della sfiga che attiri, quando sorridendo, dici che tutto sta andando bene, e considerando che un pianto disperato fa male a lei, strazia il cuore a me, fa alzare il volume a Cestino e pure gli occhi al cielo ai condomini del "palazzo", chiedo a voi, di cui mi fido ciecamente e che di certo siete più ottimiste di un pediatra: cosa può fare Mamma Piky per ritornare sulla vecchia strada? Dove la trova un'altra curva a gomito necessaria per invertire il senso di marcia? Chi secondo voi, deve "accoppare" per la sfiga ottenuta? E soprattutto quali dei rimedi, omeopatici e non, merita di essere scritturato? Resto in attesa per la stesura del contratto!!!!

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