Da Vertigini astratte (2012):
Troppo tardi mi dissero di te:
come l’orma d’un ritratto antico,
d’improvviso,
svaporasti al vento.Intatta nel gelare della notte,
come ostinata condensa
dormi adesso,
inebriata solo di te stessa.Vive la tua essenza,
(lorica di madreperla),
sin che il Sole non sorge,
su un vetro pallido d’inverno.Ed io mi spengo,
ottenebrandomi,
nell’incedere oltraggioso dell’aurora.
Foto di Giorgio Raffaelli
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