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Sms da Ali sabato: "usciamo dopo cena?".Mi metto al pc e cerco come una pazza dove suonino i miei gruppi cover preferiti. Niente. Niente di niente.
Mia risposta: "certo! Idee?".
Sms da Ali: "vedi tu...".
Mia risposta: "cerco un locale carino dove qualcuno suoni dal vivo?".
Sms da Ali: "fatta".
Non so come funzioni dalle vostre parti, ma da queste, dal momento che evidentemente il sabato già si guadagna bene indipendentemente dalla serata proposta, i gruppi cover suonano essenzialmente durante la settimana o al massimo il venerdì sera, ovvero quando io, Redaz anzianotta, sono troppo stanca per trascinarmi fino ad un tavolino all'esterno di casa perfino per attaccarmi ad una birra.
Niente, in rete non c'è un tubo.
Ci troviamo con Ali e BF (BoyFriend) ed El e HBF (HistoricalBoyFriend) all'orario prefissato.
- Hey, che si fa? Trovato qualche locale con musica dal vivo?Rispondo io con l'aria più rassicurante della terra a FF, che in linea di principio detesta la musica dal vivo a meno che non sia lui a scegliere band e locale.
- Macchè. Nada.
- Vabbè dai... Dove possiamo andare?
- Andiamo al Pub Vicino? Così facciamo due chiacchiere! E' una vita che non ci vediamo tutti e sei!
- Hai ragione, andiamo al Pub Vicino, dove siamo sicuri di non trovare concerti di musica strana... Hai controllato, Redaz?
- Eccerto!!!!
Credetemi, mentre lo dico sono sicurissima di aver verificato anche la situazione di Pub Vicino e di aver constatato con rammarico l'assoluta assenza di note live.
Entriamo nel Pub Vicino.
- Hey, ma ci sono strumenti sul palco!Merda.
La chitarra ed il basso sono poggiati sui supporti, i cavi sono ovunque sul pavimento e quella che sbuca da dietro quella balaustra ha tutta l'aria di essere una batteria. Mi guardo attorno: Pub Vicino è strapieno di strani personaggi con i jeans stretti al limite della sterilità, i capelli lunghi ed incolti e magliette di Kiss e Motorhead.
Ci sono tutti gli ingredienti di una serata live.
Incrocio lo sguardo di disapprovazione di FF. Cerco di lanciargli uno sguardo pietoso accompagnato da un sorrisino tirato, che dica "ti giuro che ero strasicura che non ci fosse nessuno qui a suonare, tantomeno qualcuno che sembra metal", ma non funziona. FF e gli altri già si stanno guardando attorno alla ricerca di un tavolo libero.
Anch'io mi guardo attorno ed il primo pensiero che mi viene in mente è "ma che [@##° ci faccio io, con la mia mini, i miei tacchi, i miei capelli corti ma stirati, il mio trucco da brava ragazza, le mie unghie violette in mezzo a questa gente?". Oddio, dovevamo proprio sembrare due alieni. E pensare che fino a pochi anni fa io mi sarei sembrata un'aliena, ad entrare in un locale ridotta come una brava ragazza acqua e sapone!
I miei amici indicano un tavolo libero, o meglio, quello che sembra essere l'ultimo tavolo libero sulla faccia della terra. Ci fiondiamo, giusto perchè non ci va di cambiare locale e fare chilometri alla ricerca di un altro Tavolo Libero.
Ora, se l'unico tavolo libero è a venti centimetri da un amplificatore grande quanto un elefante e nemmeno i genitori dei musicisti, con tutto il bene che devono loro volere, hanno pensato di occuparlo, ci sarà un motivo, no?
Noi, stupidi, ci sediamo comunque e ordiniamo da bere. Ali che non ha cenato e FF che è goloso ordinano pure qualche stuzzichino.
La serata procede con noi che chiacchieriamo felici per... circa dieci minuti. Poi i musicisti salgono sul palco. Incuriositi noi li guardiamo ed attendiamo le prime note. Chissà che musica sarà...
- Buonasera Pub Vicino.... Noi siamo i CacofoniciTarantolati! Yeaaaahhhhh!!!!E BSMASBAMSBAMSDEONGRATATATATUMPENBENGAAAAAHHHHHHH!
La peggior musica della storia! Un gatto scannato da un cane con la rabbia amplificato all'ennesima potenza!
BSMASBAMSBAMSDEONGRATATATATUMPENBENGAAAAAHHHHHHH!
Il cantante, anche lui con pantaloni stretti al limite della sterilità ed occhiali da sole alla Jim Morrison (ma da che [@##° ti devi proteggere la vista di notte dentro ad un locale?!?!?) si gira dando le spalle al pubblico e si lancia nella sculettata più imbarazzante della storia durante un assolo di chitarra.
Le mie amiche ed io ci guardiamo allucinate.
Ogni volta che lo sculettatore posseduto urla la lettera "A" è come se mi si piantasse una fiocina nel cervello e giuro che dopo solo qualche secondo di quella cosa indescrivibile a decibel che non esistono nemmeno strumenti di misura per quantificare, mi sentivo la testa girare e credevo di stramazzare con la faccia sul tavolo, annegando con il naso affondato in un Americano.
BSMASBAMSBAMSDEONGRATATATATUMPENBENGAAAAAHHHHHHH!
Noi cerchiamo di dirci qualcosa, ma è impossibile. Capisco solo che Ele mi dice "leggi il mio labiale", ma le parole successive sono bestemmie o non le capisco.
Impossibile comunicare. Impossibile connettere con l'ampli attaccato all'orecchio destro ed il cervello dentro ad un microonde.
Colta da un lampo di genio tiro fuori dalla borsa una penna e scrivo sul retro dello scontrino "SCAPPIAMO?!?!?". Passo agli altri il foglietto, speranzosa. Ali, sfortunatamente, ci scrive sotto "ASPETTIAMO CHE ARRIVI IL CIBO".
Merda, deve ancora arrivare il cibo.
I minuti successivi entrano ben presto nella top five dei minuti più lunghi e angoscianti della mia vita.
BSMASBAMSBAMSDEONGRATATATATUMPENBENGAAAAAHHHHHHH!
Da un momento all'altro ho la percezione di svenire. I miei amici ed io ci guardiamo negli occhi senza capirci nemmeno con lo sguardo, abbiamo i cervelli fritti, sento il mio cervello che frigge perchè quella non è musica, quella è una maledetta tortura nazista rimaneggiata da ragazzini borderline.
Sembra un miraggio la cameriera che arriva portando gli stuzzichini.
Ci ingozziamo, tutti contribuiscono a terminare il cibo per finirlo il più velocemente possibile, come se non ingurgitassimo nulla di solido da settimane. Mangiamo così, avidamente, come bestie, e quando abbiamo finito riprendo lo scontrino e ci scrivo "ADESSO SCAPPIAMO?". Sempre Ali che risponde "ASPETTIAMO CHE FINISCA LA CANZONE". La guardo diperata, implorando con gli occhi "ma che [@##° ti ho fatto? Sei fuori di testa?".
Niente, gli altri sono già di nuovo persi nella cacofonia infernale.
BSMASBAMSBAMSDEONGRATATATATUMPENBENGAAAAAHHHHHHH!
Non appena il rumore cessa per un secondo, con un fischio fastidiosissimo nei timpani, sfidiamo le vertigini e ci alziamo, volando letteralmente fuori dal locale prima che la ripresa della musica ci sorprenda strada facendo e cadiamo a terra come sacchi di patate.
Aaaahhhh! Aria fresca!
Ci vuole un po' prima che riusciamo a metterci alla guida. Respiriamo a pieni polmoni, mentre da dentro si sente ancora l'inferno, reso più sopportabile dalle spesse pareti fonoassorbenti che ci separano.
Non posso non pensare a quanto mi sono imborghesita: un tempo certe serate me le mangiavo a colazione...
La Redazione