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Trota salmonata al forno con patate

Da Ricetteinmusica

Ma è maggio o novembre? Dopo un fine settimana caldo e soleggiato oggi sembra di essere in autunno. Non che la cosa mi dispiaccia, ma sarebbe “simpatico” se le stagioni seguissero il corso del calendario. Pazienza, ne approfitto per un giro al mercato dai “fratelli capone“, i miei fruttaroli di fiducia (un giorno dovrò scrivere un post dedicato a loro perché sono delle sagome), e vista la giornata faccio scorta di mele, patate e altre verdure.

È quando sto per tornare a casa che mi viene l’alzata di genio: vediamo che c’è di buono al banco del pesce, è tanto che non ne mangio e dal momento che sto a stecchetto (diciamo che mi sono messo quasi a dieta) un pranzo ittico è quello che ci vuole. Vedendo i prezzi mi è venuta voglia di diventare vegetariano, sembra di stare in una gioielleria e cosa ancor più fastidiosa di pesce azzurro neanche l’ombra. Non mi va di andare nella pescheria dove mi rifornisco di solito, ancora meno nel supermercato, quindi opto per una trota salmonata e tolgo il disturbo.
10 euro al chilo e passa “u scantu“.

Trota salmonata al forno con patate

Non avendo molta dimestichezza con il pesce questa è una delle ricette che preparo più spesso. Non ha niente di complicato ed è tutto sommato veloce, fatta eccezione per la seccatura di pulire la trota da lische e pelle.

Ingredienti

500 grammi di trota salmonata, due patate di medie dimensioni, olio extra vergine di oliva quanto basta, rosmarino, prezzemolo e erba cipollina q.b., sale.

Con le patate tagliate a fette sottili ho rivestito il fondo, precedentemente unto con olio, di una pirofila e vi ho adagiato sopra la trota. Una spolverata di rosmarino e di sale prima di coprire il pesce con un secondo strato di patate, per poi aggiungere un po’ di olio extravergine d’oliva e ancora rosmarino.

Ho lasciato cuocere in forno già caldo a 200° per 30/35 minuti.

Una volta tolta dal forno arriva la parte noiosa di tutta la faccenda: pulirla.
Togliere la pelle, le spine, eliminare la carne rimasta intorno alla lisca. È proprio per evitare questa serie di operazioni che non acquistavo pesci interi, ma volendo risparmiare qualcosina dovevo adeguarmi o, in alternativa, non mangiare pesce. Ora ci sono e tocca farlo senza lamentarmi, il profumo che sento e il sapore che immagino saranno la giusta ricompensa per questa faticaccia.

Ora non resta che impiattare, mettendo la trota su un letto di patate al forno e arricchendo il piatto con il prezzemolo, l’erba cipollina e un po’ d’olio o il sughetto di cottura qualora ce ne fosse bisogno. Buon appetito.

P.S. Stasera ho deciso di farmi un piatto di pasta e ho versato un mestolo di acqua di cottura nella pirofila, aggiunto un rimasuglio di salmone e ripassato le penne dopo averle scolate. Un goccetto d’olio ed ecco un ottimo primo piatto senza far troppa fatica. È un segreto però, non ditelo a nessuno.

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