Magazine Diario personale

Trote di Pasqua

Da Pietroinvernizzi

Ibrido EnderwasserDomenica di Pasqua era una giornata da passare insieme alla fidanzata. Ecco perché l’ho svegliata alle 5 del mattino e ho preteso che uscissimo di casa in tutta fretta, per essere insieme alle 6.30 a fare il primo lancio in Sesia a valle dell’SVPS.
Una luna grande come un sole d’Africa rischiarava a giorno la strada, e le luci dell’alba, verso le 6,50, non svelavano niente che non si potesse già vedere prima, solo le tonalità dei colori si facevano più caldi nell’aria ancora gelida.
Ho attaccato due grosse pozze tempestandole con una pioggia di artiglieria pesante. Esche tra i 12 e i 17 centimetri per la marmo che non deve chiedere mai… Non un cenno di vita acquatica. Poi il sole è sbucato maestoso dalle montagne verso le 8.00, investendoci con una luce fortissima e le prime folate di vento. Marta finalmente si può sedere sui sassi a godersi il sole senza tremare dal freddo. Io insisto, ma ancora nulla, le trote grandi non hanno fame ed io penso: “chi non mangia ha già mangiato”, forse tra il fatto che sabato il meteo era perfetto e la notte di luna piena, anche la pancia dei pesci è piena. Invece io di fame ne ho parecchia e così la nostra successiva tappa al bar diventa importante per l’economia locale.
Alle 10.30 raggiungiamo l’amico Matteo in SVPS, essendo domenica di Pasqua ci sembra buona cosa pescare in località “Chiesa”. Lui ha già preso una piccola fario e una iridea sui 35… purtroppo di quelle pronta pesca / poca pinna.
Un paio di tocche soltanto in questo bellissimo tratto di fiume, caratterizzato da un grande raschio e una lunga prismata dove buche importanti fanno sognare trotone in agguato! montagne in Val MastalloneOre 11.30, Matteo se ne va, io e Marta decidiamo di fare una gita e scegliere il posto ideale per il picnic con Francis e altri due amici che stanno arrivando da Milano: andiamo in alta Val Mastallone!
Prendiamo panini strepitosi all’alimentari di Fobello e pesco mezz’oretta di spinning leggero nel minuscolo “Enderwasser”, affluente montano del Mastallone. Il posto è meraviglioso, peccato le raffiche di vento gelido con il sole a picco. In mezz’ora il mio Mepps 3 brown trout ha avuto 3 abboccate e 2 sono le trote portate a riva, due meravigliosi ibridi. Uno sui 19cm e l’altro sui 25cm. IbridoBellissimi e combattivi, però la livrea mi lascia davvero perplesso; entrambi hanno lo stesso tipo di ibridazione: dorso marmorizzato in modo sorprendentemente nitido e punti molto rossi e definiti sui lati. Mi piacerebbe pensare ad una qualche forma di fenotipo endemico, ma penso sia in realtà il miscuglio derivato alle immissioni delle riserve che ci sono e ci sono state in questi torrenti.
Raggiungiamo gli altri e andiamo su un grande prato a consumare il nostro baccanale pasquale fatto di paninazzi, birre e colomba con crema mascarpone. Per digerire io e Francis facciamo due lanci in Mastallone e prendiamo quasi in simultanea due bellissime fario, con tanto di macchie par, sui 17 e 23 centimetri. Ibrido EnderwasserNessuno ci vede. Poi gli amici decidono di avvicinarsi a noi sul fiume e vederci pescare, ovviamente noi siamo ansiosi di far loro vedere le nostre abilità alieutiche… non prendiamo più nulla, a parte il fondo e qualche ramo sulle sponde. Il tramonto in Sesia ha colori bellissimi e raffiche gelide, mentre le montagne diventano nere un voluminoso tandem argento allama l’ultima trota della  giornata: una mini-fario vorace lunga poco più dell’esca!

Ibrido Enderwasser montagne in Val Mastallone Enderwasser Ibrido Enderwasser La trota e il Mepps 3 Ibrido Montagne della Valsesia

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