Cantami, o Diva, dell'Ittico Renzo il diploma insaputo che infinite addusse risa agli italici che posarono i rai su quotidiane carte e pagine on line.
Inconsapevol anch'egli, com'anche il padre colti sopresi in doloroso imbarazzo l'un da diploma dal sapore acre l'altro che a nuovo gli miser terrazzo.
Musa racconta quando alzava il medio nel mentre saltava in lungo i fossi sicur che ad alcuno dovea il fio che egli era il delfino del padre Bossi.
Canta del volto che sapere trasuda tra quelli di tanti padani scelti i vispi occhi sotto la fronte nuda, di colui che si dice erede di Celti.
E qual dei magistrati inimicolli, prediletto figlio della padana stirpe, cui sventurato L'Epiro diede, al supremo intelletto, laurea ancor prima di divenir maturato?
Fu forse vendetta degli antichi divi traditi da croci messe in Regione dopo che prese l'ampolla dai sacri rivi ma difensor si fece di cristian religione?
Dimmi di come ei cadde in disgrazia spazzato da Eolo come lieve pietruzza nel concreto sospetto che la Padania strazia che anche la trota, dopo tre giorni, puzza.