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Trovare il Tempo

Da Giovannipelosini

Trovare il TempoLa mancanza di tempo sembra essere diventata il problema più urgente della vita quotidiana di tutti noi. Il lavoro richiede un maggior numero di ore e un maggiore impegno di quanto non facesse solo due o tre anni fa, e questo vale sia per i lavoratori dipendenti sia per gli imprenditori o i liberi professionisti; per altro senza procurare quasi mai un proporzionale maggior reddito.

Osservando me stesso e gli altri mi sono chiesto se questa diffusa sensazione di una crescente mancanza di tempo corrisponda alla verità dei fatti o sia una percezione soggettiva, e sono giunto alla conclusione che sia probabilmente l’una e l’altra cosa insieme. Gli effetti della crisi si sono sentiti più o meno in tutti i settori, e molti lavoratori sono stati costretti ad aumentare la quantità delle ore di impegno, modificando spesso anche la qualità delle proprie prestazioni. Per cui alla fine della giornata, se anche rimanesse del tempo libero, mancherebbero le energie psicofisiche per dedicarsi ad altro che non sia il lavoro. In molti casi capita di pensare pessimisticamente che non “si lavora per vivere”, ma “si vive per lavorare”, perdendo anche quel positivo senso di appartenenza, di identità, di realizzazione personale e sociale che il lavoro rappresenta, ben oltre la mera retribuzione economica.

Gli effetti di un tale pensiero possono essere veramente deleteri per una sana e gioiosa esistenza arrivando a manifestarsi come “perdita di libertà” o come peggioramento della qualità della vita. Sempre più spesso si sente dire: “Vorrei tanto fare questa cosa, ma mi manca il tempo!” E dietro a questa frase talvolta si nascondono piccole e grandi bugie che diciamo a noi stessi, ovvero alibi che troviamo per non ammettere scomode verità.

Ma in ogni caso rimane il fatto ineluttabile (ancorché soggettivo) che non riusciamo a trovare proprio il tempo di fare tutto ciò che (forse) vorremmo fare. Allora, nella comune necessità di gestire al meglio il nostro limitato tempo, sentiamo soprattutto l’esigenza di fare delle scelte: se ciò accade ritengo che sia un bene perché ci obbliga a chiederci che tipo di vita vogliamo vivere, mettendoci di fronte ai nostri reali bisogni e ai nostri reali desideri, perché ci dà l’opportunità di confrontarci con noi stessi e di stabilire le nostre individuali priorità.

Il valore del tempo

Per che cosa vale davvero la pena trovare sempre il tempo? A questa domanda è opportuno che ciascun essere umano dia una risposta personale ponderata e decisa. Tale risposta può naturalmente variare da individuo a individuo, ed essere diversa anche per la stessa persona in diverse circostanze e in diversi periodi della vita. L’importante è che la risposta sia sempre onesta.

Trovare il Tempo

Il filosofo Teofrasto era convinto, già nel IV secolo avanti Cristo, della enorme importanza e del valore del nostro tempo personale, affermando: “Il tempo è la cosa più preziosa che un uomo possa spendere”. Da questo pensiero certamente deriva il motto moderno di Benjamin Franklintime is money”, ancora molto popolare nel mondo anglosassone. Ma se il nostro tempo è davvero il nostro denaro, la nostra energia da spendere, sempre più è urgente aver chiaro che cosa vogliamo farne ogni giorno.

Soprattutto non appare mai opportuno buttare via il nostro tempo! E con ciò non intendo dire che scegliere di vivere nell’ozio sia una perdita di tempo: è solo una delle possibili scelte. Sprecare il tempo e buttarlo via significa piuttosto non apprezzarlo come merita; e perdere tempo significa averlo usato senza accorgersene e senza avere scelto di farlo in modo consapevole, significa aver vissuto senza dare un significato alla propria esistenza.

Ricordo che rimasi veramente colpito osservando la frase scritta sul vecchio campanile di Pinzolo in Trentino; accanto alla meridiana, che scandiva lentamente le ore diurne in quel modo magico che solo le ombre sembrano conoscere, lessi le mirabili parole di Dante Alighieri: “…ché il perder tempo a chi più sa più spiace” (Purgatorio, III, 78). Mi sembrò proprio che il nostro Dante avesse capito tutto della vita, e che, con la sua opera più “divina”, riuscisse a spiegarci perfettamente che il tempo a nostra disposizione è prezioso in modo proporzionale a quanto ce ne rendiamo conto. Se è così, e non ho motivo di dubitarne, usare bene il nostro tempo può condurci sulla strada dell’eternità e quindi farci superare i limiti dello stesso tempo!

Anche Goethe a tale proposito è davvero illuminante con questo pensiero tratto da Massime e riflessioni che sposa l’importanza dell’uso consapevole del tempo con l’importanza delle piccole cose: “È meglio fare la cosa più piccola del mondo piuttosto che considerare mezz’ora del nostro tempo una cosa da nulla”.

Proprio così: la preziosità del tempo sembra essere un concetto chiaro ai saggi; oltre che agli operai che se lo fanno sempre pagare, come diceva ironicamente Voltaire.

A cosa non si dovrebbe mai dover rinunciare

Possiamo allora essere d’accordo con i saggi del passato che ci ammoniscono ad usare bene il tempo, però il problema iniziale resta intatto: per che cosa vale davvero la pena trovare sempre il tempo?

La risposta al quesito può e deve essere solo soggettiva, ma qualche suggerimento sembra arrivarci dalle antiche tradizioni celtiche giunte a noi grazie alla straordinaria passione del popolo irlandese per la musica e per le ballate. Riporto volentieri per tutti i lettori la traduzione di una ballata dell’XI secolo; alla loro insindacabile scelta e alla loro saggezza spetta la responsabilità di accettare (o di non accettare) tutti o parte degli inviti rivolti a uomini che vivevano la stessa nostra problematica dell’uso consapevole del tempo già mille anni fa:

Trova il tempo di riflettere: è la fonte della forza.

Trova il tempo di giocare: è il segreto della giovinezza.

Trova il tempo di leggere: è la base del sapere.

Trova il tempo di essere gentile: è la strada della felicità.

Trova il tempo di sognare: è il sentiero che porta alle stelle.

Trova il tempo di amare: è la vera gioia di vivere.

Trova il tempo di essere contento: è la musica dell’anima.

Giovanni Pelosini


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