Trovata Pietà di Carpaccio nei depositi del Museo Correr di Venezia

Creato il 16 febbraio 2013 da Marvigar4

Esce in questi giorni – con l’annuncio anche della straordinaria scoperta nei depositi del Museo Correr di un’importantissima Pietà riconosciuta e restituita a Vittore Carpaccio da Giorgio Fossaluzza – il settimo numero del Bollettino dei Musei Civici Veneziani: importante resoconto di studi e contributi scientifici del settore, a cura di Camillo Tonini e Cristina Crisafulli con la collaborazione del Centro di Catalogazione e di Produzione Multimediale e l’Archivio Fotografico della Fondazione Musei Civici di Venezia.

Edita da Skira/Musei Civici Veneziani (136 pagine, 80 illustrazioni, 22 a colori), la pubblicazione propone una serie di interventi scientifici su tematiche storico-artistiche connesse ai Musei e alle collezioni veneziane, continuo oggetto di studio e indagine – punto fondamentale dei programmi del direttore della Fondazione Gabriella Belli e dei responsabili di sedi – e fonte inesauribile di nuove conoscenze.

Sono invece i testi scientifici della seconda parte della pubblicazione a illustrare, nello specifico, la recentissima scoperta di un’importante opera di Vittore Carpaccio che si viene ad aggiungere alla Madonna con il Bambino ricondotta allo stesso autore nel 2011, dopo che il restauro – come illustra nell’attuale Bollettino Andrea Bellieni – aveva permesso di leggere la firma “Vethor Scharpaco”.

L’assegnazione ora, per opera di Giorgio Fossaluzza, della Pietà n. 1088 dei depositi del Correr al corpus del grande artista veneziano, autore delle storie di Sant’Orsola, risulta di assoluto rilievo, aprendo prospettive inedite sulla fase giovanile di Carpaccio,così rara di esempi nonostante i recenti recuperi.

Collocabile sul finire degli anni Ottanta, la tavola con la Pietà di nuova attribuzione (cm 60,1×82,2) sarebbe infatti preceduta unicamente dalla citata Madonna con il Bambino rinvenuta nelle stesse raccolte di Teodoro Correr. Originalissima sarebbe poi la scelta del tema per il quale Carpaccio, pur ancora legato al magistero belliniano, sembra rifarsi a modelli devozionali di matrice nordica e soprattutto alle posture e gestualità di qualche gruppo plastico.

Fonte: http://www.universy.it/2013/02/esce-il-nuovo-bollettino-della-fondazione-civici-musei-di-venezia/



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