Trovati gli “amici nascosti” del cancro: nuovo passo verso terapie più efficaci

Creato il 17 gennaio 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

Oltre ai geni noti amici del cancro, esistono altri insospettabili geni ‘traditori’ che aiutano la malattia nel momento in cui si scatena.

Il tessuto tumorale (ansa.it)

Utilizzando una tecnica per “spegnere” selettivamente i geni, un gruppo di ricerca coordinato dall’Università Rockefeller di New York ha individuato un gruppo di geni che gioca un ruolo “silenzioso” nello sviluppo di una delle più comuni forme di tumore. La scoperta, pubblicata sulla rivista Science, potrebbe avere profonde conseguenze nel mettere a punto terapie più efficaci.

“Quando analizziamo la sequenza del genoma dei tumori, identifichiamo tantissime alterazione geniche: il grande problema è distinguere quelle responsabili del tumore da alterazioni ‘innocenti’”, ha osservato il co-direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia (Ieo), Piergiuseppe Pelicci. “La grande sfida – ha aggiunto – è distinguere quelle importanti”.

Lo studio si è concentrato sull’identificazione delle alterazioni genetiche alla base dei carcinomi a cellule squamose della testa e del collo (la sesta forma di tumore più diffusa nel mondo), che si caratterizzano con tumori molto aggressivi e altamente recidivi. Precedenti studi avevano già evidenziato il ruolo chiave per lo sviluppo di queste forme tumorali di una ristretta serie di geni difettosi “principali” e una vasta serie di alterazioni considerabili “innocenti”.

Per comprendere meglio le funzioni delle alterazioni dei singoli geni i ricercatori statunitensi hanno eseguito una serie di test sui topi “spegnendo” in maniera selettiva i geni e analizzando gli effetti. ”Hanno utilizzato un approccio funzionale – ha rilevato Pelicci – ossia hanno ‘spento’ i geni alterati uno alla volta per vedere quali avrebbero bloccato il tumore. In questo modo hanno confermato il ruolo fondamentale di molte alterazioni note, ma hanno scoperto l’importanza tumorale di altre modifiche inaspettate, ossia geni alterati che si reputavano ‘innocenti’”.

Sono stati individuati in questo modo ben sette geni la cui alterazione da sola non basta ad innescare il tumore, ma che hanno un ruolo chiave nell’aiutare il ‘lavoro’ svolto dai geni difettosi principali. “Uno scoperta importante – ha concluso Pelicci – che dimostra inoltre il grande valore dell’approccio funzionale utilizzato in questa ricerca, una delle strade più potenti per comprendere i meccanismi che innescano i tumori”.


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