In primavera è bello passeggiare in campagna e in luoghi incolti, raccogliendo le erbe ma anche i fiori con cui si possono effettuare piatti buoni e belli. I fiori sono utilizzati in cucina sin dall’antichità e la tradizione mediterranea ne usa di tante tipologie diverse. Utilizzare i fiori in cucina può rendere molto particolare un piatto tradizionale, con i fiori possiamo abbellire e colorare le nostre creazioni culinarie. I fiori da mangiare io li uso in particolar modo nelle insalate,usando le pratoline l’effetto visivo sulle foglie verdi è delizioso come pure il gusto. Con questi fiori elaboro un altro piatto, dei crostini su cui spalmo del mascarpone a cui ho aggiunto pratoline tritate, un po’ di sale e pepe e naturalmente sopra un fiore integro. Non tutti i fiori sono commestibili, non toccate l’azalea e l’oleandro i quali hanno foglie e fiori velenosi. Nella lista dei buoni da mangiare ce ne sono tanti, ad esempio: aneto, arancia, basilico, sambuco, begonia, viola, garofano, girasole, primula, menta, mirto, ginestra, malva, pesco, melograno, con quest’ultimo si abbina bene la carne, alla fine della cottura aggiungere i fiori e mantecare. Un’idea che stupisce piacevolmente gli ospiti è il ghiaccio coi fiori dentro, semplicissimo da fare. In Romagna la raccolta e l’uso delle erbe e dei fiori per cibarsene e per l’utilizzo erboristico è una tradizione. Mia nonna preparava le frittelle con i fiori d’acacia, questi fiori candidi hanno un profumo intenso paragonabile solo all’invadenza della pianta. Per le frittelle occorrono i fiori, le uova, il latte e la farina, un po’ di zucchero e un pizzico di lievito, quindi si frigge in olio versando il composto a cucchiaiate in olio bollente. A Casola Valsenio in maggio si svolge la Festa delle Erbe in Fiore. La Festa unisce visite guidate alla scoperta di fiori, erbe selvatiche e officinali nel famoso Giardino delle Erbe, che accoglie oltre 400 specie di erbe officinali ed aromatiche, a degustazioni di ricette a base di erbe e fiori, conferenze e laboratori. Nei ristoranti del luogo si possono gustare: cream caramel con il basilico o gelato con rose accompagnato da salsa di viole brinate con lo zucchero a crudo. Non è difficile brinare un fiore, la tecnica è semplice: basta spennellare con una chiara d’uovo sbattuta un fiore e cospargerlo di zucchero semolato e farlo poi riposare per qualche ora.
In primavera è bello passeggiare in campagna e in luoghi incolti, raccogliendo le erbe ma anche i fiori con cui si possono effettuare piatti buoni e belli. I fiori sono utilizzati in cucina sin dall’antichità e la tradizione mediterranea ne usa di tante tipologie diverse. Utilizzare i fiori in cucina può rendere molto particolare un piatto tradizionale, con i fiori possiamo abbellire e colorare le nostre creazioni culinarie. I fiori da mangiare io li uso in particolar modo nelle insalate,usando le pratoline l’effetto visivo sulle foglie verdi è delizioso come pure il gusto. Con questi fiori elaboro un altro piatto, dei crostini su cui spalmo del mascarpone a cui ho aggiunto pratoline tritate, un po’ di sale e pepe e naturalmente sopra un fiore integro. Non tutti i fiori sono commestibili, non toccate l’azalea e l’oleandro i quali hanno foglie e fiori velenosi. Nella lista dei buoni da mangiare ce ne sono tanti, ad esempio: aneto, arancia, basilico, sambuco, begonia, viola, garofano, girasole, primula, menta, mirto, ginestra, malva, pesco, melograno, con quest’ultimo si abbina bene la carne, alla fine della cottura aggiungere i fiori e mantecare. Un’idea che stupisce piacevolmente gli ospiti è il ghiaccio coi fiori dentro, semplicissimo da fare. In Romagna la raccolta e l’uso delle erbe e dei fiori per cibarsene e per l’utilizzo erboristico è una tradizione. Mia nonna preparava le frittelle con i fiori d’acacia, questi fiori candidi hanno un profumo intenso paragonabile solo all’invadenza della pianta. Per le frittelle occorrono i fiori, le uova, il latte e la farina, un po’ di zucchero e un pizzico di lievito, quindi si frigge in olio versando il composto a cucchiaiate in olio bollente. A Casola Valsenio in maggio si svolge la Festa delle Erbe in Fiore. La Festa unisce visite guidate alla scoperta di fiori, erbe selvatiche e officinali nel famoso Giardino delle Erbe, che accoglie oltre 400 specie di erbe officinali ed aromatiche, a degustazioni di ricette a base di erbe e fiori, conferenze e laboratori. Nei ristoranti del luogo si possono gustare: cream caramel con il basilico o gelato con rose accompagnato da salsa di viole brinate con lo zucchero a crudo. Non è difficile brinare un fiore, la tecnica è semplice: basta spennellare con una chiara d’uovo sbattuta un fiore e cospargerlo di zucchero semolato e farlo poi riposare per qualche ora.
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