Febbraio, si sa, è il mese prediletto del Carnevale, occasione in cui ognuno di noi abbandona la propria identità per indossare una maschera che non gli appartiene. Cosa può legare il Carnevale alla letteratura? Semplice: l’intrigante tema del “doppio” in stile pirandelliano. Ovviamente lo scrittore siciliano non è il solo a sfilare in questa parata di proposte letterarie, dove si susseguono maschere, identità, dubbi e paradossi.
Altro che doppio con questo romanzo. È davvero crisi di identità per Vitangelo Moscarda che un giorno, guardandosi allo specchio, si accorge di una distorsione nasale, che tempo primo aveva già notato la moglie. Comincia così un itinerario di costruzione di nuove identità che lo porterà sull’orlo della follia, in un percorso tra l’ironico e il paradossale.
Luigi Pirandello, Uno, nessuno e centomila, Einaudi, 8,50 euro
Tertuliano scopre l’esistenza di un attore, identico in tutto e per tutto a sé. Cosa fare se non conoscere qualcosa in più sul suo sosia? Inizia così la ricerca inquietante di questo uomo misterioso, che sconvolgerà le vite dei personaggi. Saramago, con una scrittura particolarissima, mette in scena con originalità il tema del doppio, scavando l’interiorità dell’animo umano.
Già recensito su Temperamente, qui.
José Saramago, L’uomo duplicato, Universale Economica Feltrinelli, 9 euro
Si sa, nell’antichità, le divinità ogni tanto si prendevano gioco degli essere umani. Uno di questi è Anfitrione, personaggio plautino, che tornando a casa incontra il proprio “doppio” (che non è altro che Giove mutatosi nel suo aspetto), un “doppio” sfrontato che è convinto della propria identità: Tu non sei tu ma io lo sono, minando le certezze del malcapitato. Con questa commedia, per la prima volta, la letteratura occidentale racconta l’incontro di un personaggio con il suo “doppio”.
Tito Maccio Plauto, Anfitrione, Marsilio editori, 16 euro
Già recensito su Temperamente qui.
Italo Calvino, Il visconte dimezzato, Mondadori, 9 euro
Già recensito su Temperamente qui.
Irène Némirovsky, Jezabel, Adelphi, 10 euro