True Blood – stagione 7 (ep. 4) [recensione]

Creato il 15 luglio 2014 da Elgraeco @HellGraeco
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DIE SOOKIE DIE! La Sookienovela sulle groupies che lovvano i vampiri. Ah no, è True Blood. Sticazzi. SPOILERS as usual!

… e a proposito di groupies, lasciatemi iniziare questo post dicendo che Ginger è/era la migliore. I miss you, svalvolata che non sei altro! ♥ Bellissimo il flashback in cui conosce Eric e Pam, ha l’idea per il Fangtasia e quest’ultima gliela frega. Ma perché i personaggi che piacciono a me hanno solo camei o devono restare sullo sfondo, mentre l’occhio di bue si attacca alle espressioni smorte di protagonisti palloccolosi? Vale anche per Pam, che esprime alla perfezione il mio fastidio per quella mezza fata e mezza sciampista, nonché per tutti gli altri rompipalle, e invece deve fare la spalla di Eric mentre nessuno le dà retta. Fanculo, dovrebbe essere lei a dirigere la baracca.

Abbiamo anche una telefonata-bromance tra Jason e Hoyt, al quale avevo scordato fosse stata rimossa la memoria (su Jason, Jessica e tutte le fregnacce passate tra loro) prima che partisse per l’Alaska, ma eccoli qui che piangono e parlano al telefono della morte di Maxine – forse è per questo che non mi ha troppo coinvolto, più che un funerale io alla morte della Fortenberry avrei organizzato un party – e del ritorno di Hoyt per le esequie funebri. Immagino che se ne parlerà nel prossimo episodio, e che nel frattempo seppelliranno anche Alcide il cui padre è stato avvertito da Sookie, che ora tutti trattano come la Vedova Herveaux anche se lei non era così sicura di amarlo quanto lui amava lei e perciò avremo altre menate Emo da parte sua. Yu-hu! Non vedete l’ora, eh?

In tutta la battaglia al Fangtasia per salvare Arlene, Nicole e l’altra tizia che non ricordo chi sia, la parte che ho preferito è stata la visione di Arlene a un passo dalla morte con Terry. I miss Terry! ♥ Era complessato e fuori di sé per ragioni più interessanti e plausibili di Sookie, ma visto che non se ne andava in giro in hot-pants è finito in secondo piano con una pallottola nel cranio. Invece ci siamo beccati il momento Emo di Jessica che non vuole nutrirsi perché è brutta e cattiva e la lezione di moralità, immoralità e ma-che-cazzo impartitale da Lafayette, che resta uno dei personaggi che si salvano. Oh, e avete notato lo sguardo di Arlene a Keith, il vampiro che la salva col suo sangue? Ok, li terremo d’occhio. Noi ci leggiamo la prossima settimana e – come al solito – DIE SOOKIE DIE!


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