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True Detective

Creato il 30 ottobre 2014 da Eva Gatti @avadesordre


TrueDetective Alla fine è Rust Cohle stesso a dirlo, tutte le storie raccontate si riducono a una sola, la più antica, quella della lotta tra buio e luce. Non è certo l'originalità del plot ad aver fatto di True Detective il caso televisivo dell'anno ma il modo di raccontare, quello che fa sì che sa millenni l'umanità si racconti la solita storia in forme diverse. E se dobbiamo essere precisi True Detective non ha usato uno stile neppure innovativo ma il metodo più classico ed intendo riferirmi proprio agli studi classici: credo che la forza della serie sia stata nella costruzione che riprende l'Odissea dove per metà del poema Ulisse rievoca le sue avventure precedenti alla corte dei Feaci. Una rievocazione di fatti passati così accurata non ricordo sia mai stata mesa in scena nei serial americani, una volta tanto non è la frammentazione o i diversi punti di vista a creare la trama ma è la stessa vicenda (che noi sappiamo falsa) raccontata dai due protagonisti a tenerci avvinti, la loro capacità affabulatoria: nei primi due episodi non vengono neppure mai inquadrati i poliziotti che li interrogano.
Non bastasse ricorrere ad Omero, la trama è infarcita di riferimenti ai classici della cultura americana gotica, a partire da Robert William Chambers autore de Il re in Giallo di a cui attinge lo stesso H.P.Lovecraft e di chiara impronta lovecraftiana è l'ambientazione di Carcosa.
Ma la trama gialla non è certo originalissima, True Detective ha il suo punto di forza nel mostrare l'evoluzione lungo un ventennio dei suoi protagonisti, due sensibilità opposte messe insieme dal caso che inizialmente non si sopportano e vengono unite da un segreto, poi litigano e si ritrovano dopo un decennio per cementare una vera amicizia, anche questo in fondo tema molto caro al cinema classico.


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