Truffa alla sanità lombarda: nell'inchiesta due leghisti

Creato il 24 ottobre 2012 da Ilazzaro @Ilazzaro

Dal quotidiano online L'Indipendenza:

Oltre 1,3 milioni di euro di soldi pubblici,erogati dalla Regione Lombardia, sarebbero finiti nelle mani di uomo d’affari che, operando come ”amministratore di fatto” di una cooperativa che si occupa di formazione professionale, avrebbe organizzato corsi “fantasma”, soprattutto in ambito sanitario, al solo scopo di ottenere gli stanziamenti regionali.

Con le accuse di truffa aggravata e falso è finito oggi in carcere Ferdinando Azzarello,ritenuto dagli inquirenti un vero e proprio ‘mediatore’ d’affari con conoscenze politiche. Un arresto che segna una svolta in un’inchiesta più ampia della Procura di Milano, che per mesi ha viaggiato sotto traccia e nella quale si ipotizza anche un presunto giro di tangenti nell’ambito della sanità lombarda, con il presunto faccendiere a far da ‘intermediario’, secondo gli inquirenti, tra alcuni imprenditori ed anche esponenti del Carroccio. Nel filone principale delle indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo e dal pm Paolo Filippini, risulta indagato, infatti, come già emerso nei mesi scorsi, il consigliere comunale milanese della Lega Nord, Massimiliano Bastoni, accusato di finanziamento illecito ai partiti.

Ed ancora:

Nell’ambito del filone più ampio dell’inchiesta (al centro le accuse di corruzione e turbativa d’asta), invece, a Bastoni (foto) viene contestato il finanziamento illecito in relazione a un presunto versamento da 10 mila euro riferibile all’imprenditore Viscardo Paganelli e che il politico avrebbe ricevuto proprio attraverso il ‘mediatore’ Azzarello. Gli accertamenti della Procura (che lo scorso giugno hanno portato anche a una serie di perquisizioni) erano nati da alcune dichiarazioni messe a verbale da Paganelli – che gestiva lo società Fotetek di prodotti sanitari e che e’ stato gia’ arrestato nell’ambito dell’inchiesta romana sugli appalti dell’Enac – davanti ai pm romani e poi trasmesse a Milano. In uno di quei verbali Paganelli avrebbe parlato, tra le altre cose, proprio di quella mazzetta da 10 mila euro. E i pm milanesi avrebbero poi individuato altri episodi di corruzione relativi a ”gare pubbliche indette nella sanità lombarda”, anche sulla fornitura di pacemaker. Tra gli indagati figura anche Maurizio Viecca, primario di cardiologia dell’ospedale Sacco, il quale, secondo l’accusa, sarebbe stato in contatto con Azzarello. Quest’ultimo, invece, secondo le indagini, agiva in ambito sanitario anche sfruttando le sue ”conoscenze” con esponenti della Lega Nord. Nelle carte dell’inchiesta, tra l’altro, comparirebbero, da quanto si è saputo, anche i nomi di Davide Boni (l’imprenditore Paganelli avrebbe parlato di un incontro avuto anche con lui), l’ex presidente del Consiglio regionale indagato in un’altra inchiesta per corruzione, e di Mario Chiesa (Paganelli avrebbe incontrato anche lui), l’ex presidente del Pio Albergo Trivulzio, il cui arresto diede l’avvio a Tangentopoli (Chiesa e’ stato poi arrestato anche nel 2009 per presunte mazzette sui rifiuti).(l'indipendenza.com)


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