Truth or Dare (UK 2012) Regia: Robert Heath Sceneggiatura: Matthew McGuchan Cast: Liam Boyle, Jennie Jacques, Florence Hall, Tom Kane, Jack Gordon, Alexander Vlahos, David Oakes, David Sterne, Jason Maza Genere: giochi malati Se ti piace guarda anche: The Loved Ones, Quella casa nel bosco, Mother’s Day, Skins
Obbligo o verità? Non vi potete tirare indietro, siete obbligati a giocare. Avete paura? Va bene, allora inizio io.
Verità: Cannibal Kid non è il mio vero nome. Proprio così, l’avreste mai detto? All’anagrafe sono registrato come Marco Goi. Cannibal Kid sarebbe risultato un po’ troppo strano, pensate un po’ in che paese viviamo.
"La volete una bottiglia di vino del Monferrato?"
Ora è il vostro turno. Scegliete obbligo? Bene, vi obbligo a trovare un teen horror movie recente migliore di questo Truth or Dare. Non che sia un capolavoro, non che sia qualcosa di così originale o mai visto prima nella storia del mondo, eppure è una pellicola ben costruita, tesa il giusto, con un livello di cattiveria parecchio alto che mi ha ricordato l’australiano The Loved Ones, forse perché anche in questo film britannico viene messa in scena una storia di vendetta malata e perversa. Esagerata? Sì. Assurda? Certo. In qualche modo, Truth or Dare riesce però a schivare i rischi di precipitare nel ridicolo, come capita a molti thriller e horrorini in circolazione e, nonostante qualche forzatura, riesce a regalare il ritratto di una gioventù brutale, più che bruciata. Senza nemmeno eccedere con lo splatter, cosa che per qualcuno rappresenterà un difetto, per me no, perché che palle lo splatter, diciamolo. Quanti filmetti splatteroni vogliono nascondere dietro il sangue la mancanza totale di idee? Ho per caso menzionato il remake de La casa? No, e allora non rompete.
"Il Trivial Pursuit non si trovava da nessuna parte e così ci siamo dovuti arrangiare diversamente..."
Verità: Truth or Dare è uno degli horror che mi sono piaciuti di più negli ultimi tempi. Il fatto che non sia poi tutta 'sta gran cosa la dice lunga sullo stato del cinema di paura attuale, che quest’anno ci ha regalato più schifezze che visioni degne di nota, ma tant’è. Truth or Dare è ben diretto, mantiene un buon ritmo dall’inizio alla fine, è accompagnato da una buona colonna sonora (gli inglesi in questo non si smentiscono mai), ha una trama consueta, che gioca con il solito stereotipo del gruppo di ragazzi in una cabin in the woods e, pur non proponendo trovate sorprendenti come Quella casa nel bosco, si lascia guardare senza annoiare. Si può dire che i personaggi siano tagliati un po’ con l’accetta, tanto per usare un’espressione horror, e non escano granché dalle consuetudini degli archetipi teen: c’è la super bitch (la notevole Jennie Jacques), la bambolina viziata (la caruccia Florence Hall), il bravo ragazzo (Liam Boyle, che appare cattivissimo invece nell’episodio finale di Skins), lo spacciatore (Alexander Vlahos), lo spaccone (Jack Gordon), il nerd (Tom Kane) e lo psycopatico (David Oakes visto in The White Queen). Nonostante ciò, i giovani attori si comportano bene e riescono a dare vita a un gioco, a una vicenda e a un film sufficientemente malati.
"No, non è un costume di Halloween. Mi sono volontariamente truccata così. Problemi?"
Obbligo o verità? Scegliete obbligo? Bene, allora vi obbligo a vedere questo film.
Verità: non ve ne pentirete. (voto 6,5/10)
Altra verità: dopo quello su Dark Skies - Oscure presenze, anche questo post fa parte della Special Cannibal Halloween Week.