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Tsunami elezioni

Creato il 27 febbraio 2013 da Ilrattodellospazio
E' quasi divertente ascoltare o leggere i commenti di giornalisti, imprenditori, banchieri e politici all'indomani delle "tsunami" elezioni. La gran parte della c.d. "classe dirigente" spinge, più o meno esplicitamente, verso un rassicurante accordicchio Bersani-Berlusconi, col quale si spartiscano le cariche dello Stato e trovi un accordo per un governo stabile. Esattamente ciò che non vogliono nè i milioni di italiani che hanno votato Grillo, e neppure la stragrande maggioranza di chi ha votato Bersani. Per quanto riguarda chi ha votato Berlusconi, avendo digerito di tutto in 20 anni (anzi: ha pure applaudito), non è veramente rilevante cosa voglia oggi. Se Berlusconi è contento in genere sono d'accordo pure loro. Da almeno venti anni, quindi. l'Italia è bloccata. Per un brevissimo periodo Mani Pulite aveva sbloccato il sistema, ma Berlusconi ed i suoi satelliti (D'Alema, Veltroni, Bossi, Casini e Fini) hanno nuovamente serrato il meccanismo. Con gli effetti che adesso sono evidenti. I redditi ed i consumi tornato ai livelli degli anni '80, ed il lavoro precario come nel '29. C'è una classe dirigente delegittimata ed iperconservatrice. Incapace di guardare oltre alla distanza che li separa dal proprio portafoglio. (E' anche vero che c'è un elettorato ugualmente conservatore, basti pensare a quel 30% di laziali che hanno votato comunque Storace, il fascista sfascista, ma una classe dirigente dovrebbe essere migliore di coloro che vuole governare). Ed ancora oggi chiedono di tenere tutto fermo, con la scusa dei mercati. E' assolutamente vero che nel mondo del 21° secolo la nostra economia è strettamente interconnessa con quella del resto del mondo. Ogni filo tirato scuote la tela. Pertanto le sortite populiste dell'abolizione del debito ecc. sono stupide e dannose. Però è anche vero che quella classe dirigente ha dimostrato di essere incapace. 20 anni di incapacità. Adesso basta. Sinceramente non credo al Grillo che vuole rifiutare il pagamento del debito. Credo però ad un Grillo che vuole smettere con le spese inutili. Come i cacciabombardieri ed i sottomarini. O le opere pubbliche inutili (approvate anche dal PD con la scusa di difendere il lavoro). Per non parlare dei costi della politica. Il PD per anni ha blaterato di riforme, senza avere mai il coraggio di portarle a compimento. Addirittura riconfermando i grandi boiardi delle imprese pubbliche, nonostante la pessima gestione se non il malaffare. Adesso è il momento di vedere il bluff. Finchè c'era Berlusconi c'era anche una scusa pronta: con lui non si può governare, salvo poi fare accordicchi sottobanco. Adesso c'è Grillo, con lui ci sono i numeri per approvare leggi a maggioranza, "contro" Berlusconi (c'è solo lui in parlamento, più una pattuglia sparuta di montiani). Per sopravvivere il PD può solo riformare. Oppure, se cede alle solite minoranze interne di "moderati", "cattolici", "radicali" ecc. restituirà il governo a Berlusconi, o consegnerà il paese ad un Grillo al 40%.
p.s. con il porcellum a Grillo, per avere la maggioranza in entrambe le camere, basterà "succhiare" un altro 5% a PD e PDL. Risultato tutt'altro che improbabile in caso di inciucio Berlusconi-Bersani.

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