Tu eri la montagna

Creato il 03 dicembre 2014 da Andreapomella

Uno dei poeti che amo di più al mondo è un tizio di cui conosco appena due poesie. Una si intitola Risvegliarsi con la cometa, l’altra Jennifer nella luna piena. Sono le uniche che siano state tradotte in italiano (si possono leggere qui). Lui si chiama William Pitt Root, è nato a Austen in Minnesota ed è cresciuto in Florida. La pagina che gli dedica wikipedia conta sette righe in tutto. Ho passato gli ultimi anni a rileggere queste due poesie. Non c’è nulla di maniacale in questo. Da anni faccio ogni giorno le stesse cose: esco di casa alle sei e cinquanta del mattino, salgo in ascensore e mi specchio, mi pulisco gli occhiali e mi aggiusto i capelli, attraverso l’androne e saluto la portinaia intenta a lustrare il pavimento, esco dal palazzo e guardo le macchine parcheggiate che rilucono sotto il chiarore dei lampioni eccetera. E rileggo le due poesie di William Pitt Root. Le rileggo sempre. Perché è come se contenessero un segreto di cui vorrei saper spiegare la natura. Nell’attacco di Risvegliarsi con la cometa c’è qualcosa di seminale, qualcosa di eterno e immutabile come un trauma infantile: “Tu eri accanto a me / Tu eri la montagna / che ostruiva per metà / un cielo pieno di stelle. / Io ero piccolo / nella profondità della tua ombra, / mentre osservavo acqua nera / e barche scintillanti”. Dio sa quanto vorrei che un editore lungimirante e benedetto traduca tutte le poesie di William. Mi renderebbe l’esistenza un po’ più piena e un po’ più felice.


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