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Ennesima prova di quanto tutto l'agire di Berlusconi e del suo governo sia imperniato sui suoi interessi da difendere a qualsiasi costo, passando sui cittadini, sulle Istituzioni, e in generale sulla comune decenza.La scelta di congelare il ritorno al nucleare (peraltro senza procedere con l'abrogazione dell'intera legge, quindi solo "momentaneamente") sarebbe stata dettata a palazzo Chigi da allarmanti indicazioni sulla possibilità che il referendum, anche sulla scia dei dubbi creati dalla catastrofe giapponese, possa raggiungere il quorum necessario per la sua validità. In particolare un sondaggio realizzato la scorsa settimana avrebbe dato al 54% la percentuale di italiani intenzionati a recarsi alle urne il 12 e 13 giugno. La falsa e momentanea marcia indietro sul nucleare rischia infatti di produrre una smobilitazione in grado di mettere a repentaglio l'ottenimento del quorum, con il conseguente fallimento della battaglia contro la privatizzazione dell'acqua e - sopratttutto - contro la norma sul legittimo impedimento che rischiava di trasformarsi, in caso di successo, in un plebiscito contro Silvio Berlusconi.
Il quesito sul nucleare ci sarà lo stesso, e votare "si" abrogherebbe l'intera legge impedendo definitivamente il ritorno al nucleare.
Andate a votare lo stesso! Dite a parenti e amici di andare a votare! Non lasciamo che questo sporco mezzuccio vanifichi uno dei pochi diritti che è rimasto ai cittadini per cambiare le cose! Facciamo vedere prima di tutto a noi stessi come popolo che siamo stanchi di subire l'affronto di una classe politica che si confeziona leggi su misura senza occuparsi minimamente dei gravi problemi del paese!