“Tu prepara il filtro” (Besa Editrice), tutto ciò che non vi hanno mai detto sul precariato nel romanzo d’esordio di Francesco De Giorgi
Tu prepara il filtro è un romanzo generazionale che descrive in modo puntuale la crisi di ideali e il disagio dei trentenni di oggi schiacciati dal nuovo mostro del ventesimo secolo: il precariato. Attraverso le vicende del ventinovenne Matteo Fabbri, l’autore racconta in modo scanzonato il senso di vuoto e la perdita di speranza che travolgono non solo il protagonista/narratore ma anche gli amici storici a lui vicini, vittime dello stesso male: la disattesa ricerca di una realizzazione professionale che nel profondo sud non sembra fattibile.
Francesco De Giorgi è nato a Casarano, in provincia di Lecce, nel 1984. Nel 2007 si è laureato in scienze della comunicazione presso l’università degli studi di Siena. Tu prepara il filtro è il suo romanzo d’esordio.
Ideali e disagi del precariato in «Tu prepara il filtro» di Francesc o De Giorgi, da La Gazzetta del Mezzogiorno, 7 febbraio 2011
“I posti nei quali si svolgerà questa storia sono situati tra il mar Ionio e il mar Adriatico, e questo può bastare per farvi capire la bellezza di queste zone che d’estate vi bruciano. E d’inverno vi gelano”. È una delle prime battute che circostanziano l’ambientazione di “Tu prepara il filtro” di Francesco De Giorgi, uno degli esordi narrativi più interessanti degli ultimi mesi, edito da Besa Editrice (181 pagine, euro 16).
Il romanzo comincia con l’arrivo del protagonista all’Università di Siena, insieme ai due amici Carlo e Bruno. Basta poco per capire che il baricentro delle loro giornate di iscritti a Scienze della Comunicazione avrà poco a che fare con la parola ‘studio’, si tratta infatti di ragazzi che non avrebbero preso un libro in mano nemmeno per coincidenza. Gli amici del protagonista gettano la spugna quasi subito ritirandosi e lasciando il posto a un nutrito gruppo di coinquilini campani.
Si passa poi alla trafila necessaria e tediosa del cosiddetto ‘esamificio’, fino alla laurea e al ritorno a casa, dove inizia la vera avventura, quella della ricerca di un posto.Passato il ciclone di interesse letterario attorno al tema del precariato (vedi alla voce Aldo Nove, esplicitamente ‘ripercorso’ negli incubi del primo capitolo), che ha visto proliferare opere note e meno note della nostra letteratura, è giunta l’ora giusta per quelle storie che raccontano un precariato non più sporadico o addirittura straordinario, bensì condizione quotidiana con cui si trovano a fare i conti una decina di milioni di italiani, con una parte altrettanto numerosa costituita dai disoccupati veri e propri.
La laurea arriva e si ritorna: “Il Salento è una terra strana. Quando non ci sei la nostalgia inizia a rosicchiarti il cuore e non vedi l’ora di ritornare; quando ritorni la noia inizia a rosicchiarti la testa e non vedi l’ora di ripartire”.
La cifra stilistica di “Tu prepara il filtro” è interessante, mescola livelli alti a parlare quotidiano, attingendo citazioni e facendo abilmente lo slalom tra pellicole, libri, fumetti e immaginario giovanile, sfottendo quando è necessario un certo culturalismo e risultando godibile e di veloce lettura.
Una scrittura dove ogni riga è traccia di realtà in presa diretta, “Tu prepara il filtro” più che un romanzo sul precariato giovanil-universitario degli anni duemila è un vero e proprio vademecum di storie e sentimenti che ci consente di capire cosa accade oggi a un’intera generazione. Per intenderci quella generazione che non si “annoia” mai, costretta come è a passare da un posto di lavoro a un altro, per usare un eufemismo mutuato dalle recenti affermazioni effettute a proposito del posto fisso dal nostro premier Mario Monti.
Tu prepara il filtro, Francesco De Giorgi, Besa Editrice, Nuove Lune 67, 9788849707762, € 16,00