Il trenino Roma-Viterbo sa essere impietoso per gli umani, figuriamoci per gli animali. Inevitabile considerazione, se si osserva la bestiolina impaurita che oggi si accuccia tremante tra le gambe della signora assorta nella lettura del suo volume. Orecchie basse, implora carezze ristoratrici dalla sua postazione tutt’altro che privilegiata: il pavimento sporco e balzellante del mezzo.
La padrona asseconda l’animaletto senza abbandonare la lettura: la sua mano a mo’ di paletta plana così, ciecamente, sulla testa del cagnolino a intervalli regolari e con delicatezza pari a quella di una palla da demolizione. L’animale accetta le premure della padrona come può, fino a quando il trenino non frena bruscamente segnando l’arrivo al capolinea. La signora mette via il libro, il cui titolo sembra rappresentare degnamente il pensiero del cucciolo sul trenino: Tu sei il male di Roberto Costantini.
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