Magazine Diario personale

Tu serà un homme mon fils

Da Johakim @Johakim
Tu serà un homme mon fils

“Se riesci a non perdere la testa quando tutti intorno a te la perdono e ti mettono sotto accusa”

Sai, nessuno mi ha mai accusata seriamente di qualcosa ma con il passare del tempo, mi accorgo che non riesco a controllare la parola che, dal cuore, esce irrimediabilmente e senza freni dalla bocca. Non ho pazienza di fronte alla stupidità e davanti ad un ingiustizia mi butto a capofitto nella mischia. Ho il “potere” dell’età e questo mi autorizza ad esprimere opinioni che prima tenevo nascoste. Non perdo proprio la testa, la abbasso, a volte, e colpisco l’avversario come fossi un ariete (ironia della sorte, è il tuo segno …). Non porgo l’altra guancia, cerco di fare in modo che chi si rivolge a me con protervia, riceva in cambio una parola giusta, al momento giusto, che metta le cose in chiaro… definitivamente.

“Se riesci ad aver fiducia in te stesso, quando tutti dubitano di te 
ma a tenere nel giusto conto il loro dubitare

Cerco di mettermi in discussione, di capire le opinioni degli altri e spesso di accogliere i suggerimenti che mi arrivano. Se ho imparato qualcosa negli ultimi anni è proprio ad aver fiducia in me stessa. E’ stato un lavoro lungo e difficile, credimi, costellato di trappole e vicoli ciechi. Ma credo di avercela fatta. Dopo tutto, sapevo di aver in tasca gli attrezzi giusti per costruire il tempio della mia vita. Se qualcuno ha dei dubbi su ciò che sono o su ciò che voglio, accetto la critica ed a volte provo a correggere il tiro certa del fatto che nessuno, ancora, può dire di aver raggiunto la perfezione. Io tanto meno.

“Se riesci ad aspettare senza stancarti di aspettare
 o, essendo calunniato, a non rispondere con calunnie
 o, essendo odiato, a non abbandonarti all’odio 
pur non mostrandoti troppo buono
 né parlando troppo da saggio

Ho imparato la pazienza. Ho imparato ad accettare gli altri per quello che sono. Ho imparato ad accogliere l’odio e l’amore in egual misura. Ho imparato a rispondere agli attacchi cercando di non creare una barriera ma una strada aperta, cercando così di portare il “nemico” a credere di aver un alleato al suo fianco. L’ira non è mai stato un buon soldato: solo la lucidità della mente è sempre l’unico modo per disorientare chi crede di esserti superiore.

“Se riesci a sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni
”

Ho solo dato retta ai miei sogni negli ultimi tempi. Potresti stupirti di quanto sia stata brava a farlo! Ho provato a recuperare il terreno perduto. Ho imparato che i sogni vanno realizzati e se non ci riesci, non devi lasciarti prendere dallo sconforto. Non tutto ciò che desideriamo è possibile avere. Ma se non ci avessi provato, non ci avessi messo l’impegno dovuto, avrei commesso un errore gravissimo. Sognare, crederci e realizzare sono gli strumenti che ho avuto sempre a portata di mano e di questo, forse, devo dire grazie anche a te…

“Se riesci a pensare senza fare dei pensieri il tuo fine”

Il pensiero è stato l’anima ma la parola e l’azione sono stati miei buoni alleati. Non credo di essermi cullata all’ombra di pensieri inconcreti, ma di aver cavalcato la forza del mio desiderio.

“Se riesci, incontrando il successo e la sconfitta
 a trattare questi due impostori allo stesso modo”

Vittorie e sconfitte fanno parte della vita e non credo di essermi mai abbandonata alle loro lusinghe, sia nel bene che nel male. Un giorno è diverso dagli altri e già l’equilibrio è per me è stata una grande conquista. Sono felice di ciò che la vita è stata capace di offrirmi.Ho imparato a gioire dalle sconfitte, ho imparato ad ammettere gli sbagli, ho capito che i torti subiti non erano altro che degli insegnamenti.Ho avuto dei grandi maestri in questo e non smetterò di ringraziarli tutti, dal primo all’ultimo.

“Se riesci a sopportare di sentire le verità che tu hai detto,
 distorte da furfanti che ne fanno trappole per sciocchi o vedere le cose per le quali tu hai dato la vita, distrutte 
e umilmente ricostruirle con i tuoi strumenti ormai logori”

Non ho perso la forza e la fiducia, quello che ho l’ho avuto a volte anche faticosamente. Ma non ho bisogno di molto e quindi non c’è nulla che gli altri possano facilmente distruggere. Quello che di più prezioso ho è dentro di me e può solo essere condiviso. Distrutto … mai.

“Se riesci a fare un solo fagotto delle tue fortune 
e rischiarle in un sol colpo a testa o croce
 e perdere, e ricominciare daccapo 
senza mai dire una parola su quello che hai perduto”

La vita è sempre una scommessa e sul tavolo da gioco ho più e più volte mischiato e lanciato dadi diversi. A volte cadevano in perfetta sincronia, facendo uscire i numeri vincenti. A volte il tiro era troppo debole, mancava lo spirito e più semplicemente non avevo fiducia in ciò che volevo. Allora i dadi cadevano scomposti… la perdita assicurata. Ma mai, non credo di aver detto mai una sola volta: “sono stata sconfitta…” E se qualche volta mi vedrai tentennare, piangere o urlare al vento la rabbia, abbi pazienza: è solo un momento che passa, il sorriso tornerà sul mio volto.

“Se riesci a costringere il tuo cuore, i tuoi nervi, i tuoi polsi 
a sorreggerti, anche quando non te li senti più 
e a resistere quando in te non c’è più niente
 tranne la tua volontà che ripete: “Resisti!”

Ho provato ad ascoltare solo me stessa, ho provato a condividere le mie parole e far di quelle degli altri tesoro, quando non erano imposte dall’egoismo o degli interessi. Ho avuto fiducia nella vita e continuerò ad averne. A volte ho avuto paura della solitudine, quella vera … ma non ho avuto modo di provarla davvero fino in fondo. C’è sempre stato qualcuno che mi ha teso una mano ed ha gridato “resisti” con me.

“Se riesci a parlare alle folle senza perdere la tua onestà, o a passeggiare con i Re senza perdere il senso comune

Sai, ho imparato a parlare. Anche davanti a tanta gente. Non ho più paura e non mi infastidisce più il suono della mia voce. Ti sorprenderesti di me! Ho capito che bastava chiudere gli occhi e sentire la voce del cuore. Dapprima era un come un sussurro. Man mano, poco alla volta, s’è fatta sempre più chiara ed io non ho più avuto paura di me. E sai, non importa chi mi si affianca. Re o Principesse, padroni o potenti. Io ho il privilegio di avere al mio fianco degli esseri umani, delle persone sincere e se la mia ricchezza può fare del bene, allora dividerò quel poco che ho con chi ne avrà più bisogno. Ciò fa di me una Regina.

“Se tanto amici che nemici non possono ferirti”

Mi può ferire solo chi io amo davvero. Ma provo a capire, provo a mettermi al loro posto. E quando questo non mi è possibile… provo talvolta ad affidarmi al perdono. Un giorno, forse, sapranno perdonare anche me.

“Se tutti gli uomini per te contano, ma nessuno troppo

Questa è la parte più difficile, lo sai bene anche tu. Ci sono persone che contano davvero più degli altri. Quelle che hanno il sangue mio dentro le vene e quelle il cui sangue scorre ancora dentro di me. Ci sono quelle che non hanno alcun legame genetico ma sono entrate sotto alla pelle, hanno scavato molto profondamente ed hanno raggiunto il mio cuore. Per loro e solo per loro il mio posto d’onore. Tutti gli altri son solo persone e ciò fa di loro una grande, infinita, stupenda umanità.

“Se riesci a colmare l’inesorabile minuto 
dando valore a ognuno dei sessanta secondi”

Ho imparato che l’attimo è l’unico momento plausibile. Non il dopo, non il forse e nemmeno il più tardi. Ciò che esiste è solo ora. In questo istante. E gli istanti contano, l’uno dopo l’altro, tanto quanto l’eternità.

“Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa 
e… quel che più conta…
tu sarai un Uomo, figlio mio!”

(Kipling - Lettera al figlio, 1910)

Mi hai dato il più bel regalo che potessi avere. Mi hai dato la luce. Mi hai dato una vita e gli attrezzi per poter costruire cose sempre migliori. Mi hai dato il pensiero e la parola, la gioia del sorriso dei figli. Mi hai dato le carte vincenti per trovare nel “piccolo” un enorme ricchezza. Mi hai dato un profondo senso di umiltà davanti alla bellezza della natura e mi hai dato l’orgoglio di fronte a me stessa.

Questo volevo scriverti, casomai potessi ancora sentirmi per ringraziarti di esser stato mio padre. Vorrei tu potessi solo ancora stringere fra le tue braccia la “Donna che son diventata” perché “Figlia tua” lo sarò finchè vita io avrò.



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