Per un secondo, nella vita, mettiamo da parte le parole. Oppure, mettiamoci da parte. Lì, in un angolo ad arzigogolare(*) le nostre favole.
Che arrivan sempre in tempo per la cena. Un televisore con dentro un film a sostenerci i sogni. Con Jim Carrey e quel buon Dio di Morgan Freeman, magari.
Con tutte le sfighe che possono capitarci, che finché siam coscienti: tutto va bene. Che fa parte del ciclo vitale gioire e soffrire, e viceversa, al contrario, di traverso, all’opposto, uno sì e l’altro no. Insomma. Siam sempre sul chi vive bene, vive per ultimo, e invece. E invece Dio ci prova, a farci star bene. Si sforza, mentre da’ una ripulita col mocio al suo condominio e rispolvera il soffitto. Con tutte le nostre preghiere che gli ronzano attorno, e fanno il giro delle orecchie per finire in testa dritte al cuore. Quel buon Dio che riceve miliardi di e-mail da tutto il mondo, quasi a pretendere una risposta o un piccolo segnale (Ah, tra quelle preghiere ci dovrebbero essere anche le mie. Controlla bene!).
E tu, nonostante ci provi a stare sulle tue, pur volendo – anche solo per un giorno – stare sulle Sue, inutile, non ce la fai. Metti da parte le parole, e metti da parte anche te. Ti osservi, arzigogoli ancora una volta sulla vita e sui sogni. E alla fine del film, te lo chiedi anche tu se – Tu staresti con te?
Io me lo domando spesso se fossi qualcun’altro, se mi piacerei, se mi starei simpatica, se sarei disposta a conoscermi. E penso che anche voi queste domande dobbiate farvele ogni tanto, per capire se vi andate davvero bene, non solo per voi stessi, ma pure per gli altri.
Bella domanda!
P.S. E’ stato pubblicato il nuovo Regolamento del concorso letterario. Adersci con un commento e il tuo talento di scrittore! Arzigogola(*) con Una Valigia di Caffè! ;D