Tubo metallico per alleviare i sintomi di allargamento della prostata

Creato il 26 novembre 2012 da Laprostata @espriweb

La prostata è una ghiandola grande come una noce situata fra la vescica ed il pene e davanti al retto. L’uretra è il tubo che porta l’urina dalla vescica verso l’esterno attraverso il pene e passa al centro della prostata. Quest’ultima, quando si ingrandisce, preme sull’uretra e causa diversi fastidi che incidono sulla qualità di vita dell’uomo. L’allargamento della prostata benigno è una condizione comune e non cancerosa che colpisce solitamente gli uomini dopo i 60 anni. La causa esatta non è ancora nota, ma alcune ricerche suggeriscono che sono gli ormoni a determinare questa condizione. Secondo una recente teoria, i livelli di un ormone, il diidrotestosterone (DHT), aumentano con l’aumentare dell’età, stimolando così la crescita della prostata. I sintomi più comuni sono: difficoltà di minzione, difficoltà di svuotamento della vescica e bisogno frequente di urinare. Gli attuali trattamenti prevedono l’utilizzo di farmaci che bloccano gli effetti del DHT. Tuttavia, il paziente deve aspettare circa sei mesi per avvertirne i benefici. Altri farmaci, chiamati alfa-bloccanti, aiutano a rilassare il tessuto prostatico. Entrambi i gruppi di farmaci hanno potenziali effetti collaterali. Gli alfa-bloccanti, ad esempio, possono causare vertigini e mal di testa. Le opzioni chirurgiche prevedono, invece, la resezione transuretrale della prostata (TURP), con cui viene rimosso il tessuto prostatico in eccesso. Ciò, però, comporta il rischio di disfunzione sessuale e di incontinenza urinaria.

Un nuovo trattamento sviluppato in Israele prevede, invece, il posizionamento di un tubo di metallo all’interno dell’uretra, nel punto in cui la prostata preme. Questa tecnica è in grado di fornire un immediato sollievo. Il dispositivo viene inserito rapidamente ed occorre solo un lieve sedativo. Il tubo è costituito da un metallo speciale chiamato nitinol, che può essere modellato in forme diverse, ma che torna alla sua forma originaria una volta riscaldato. Ciò consente ai medici di inserirlo facilmente, visto che viene introdotto nell’uretra quando ha una dimensione di soli 5 mm. Successivamente il calore del corpo lo riporta ad una larghezza di 30 mm. Questo nuovo dispositivo sembra essere molto efficace in quanto la pressione esercitata dal tubo sulla prostata provoca la morte di un piccolo numero di cellule di questa ghiandola, riducendo così sensibilmente la pressione esercitata sull’uretra.


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