21 maggio 2012 di Denis Michelotti Lascia un commento
La bella tuffatrice bolzanina in una foto scattata ai mondiali di Shanghai del 2011
Cinque medaglie mondiali (un argento e quattro bronzi), nove primi, un secondo, quattro terzi posti europei e una pioggia di medaglie ai campionati giovanili. Questo fino a venerdì scorso. Poi, Tania Cagnotto, tuffatrice bolzanina di 27 anni, ha aggiunto al suo palmares un altro argento dal trampolino da un metro e un oro nel sincro con la Dallapé alla manifestazione continentale di Eindhoven. E’ rimasta invece a bocca asciutta nella gara dai tre metri. Il sogno però è la medaglia olimpica, unica assente nella ricca bacheca della figlia d’arte.
Se si esclude il sincro, l’europeo della Cagnotto non è stato particolarmente esaltante e anche l’argento ottenuto dal trampolino da un metro è stato un po’ amaro, dato che nelle ultime tre passate edizioni della manifestazione continentale era riuscita a raggiungere il gradino più alto del podio. Siamo certi però che questi risultati non toglieranno di certo all’azzurra la speranza e la voglia di agguantare quella medaglia olimpica che ancora le manca e che rappresenterebbe l’ultimo tassello per completare una carriera perfetta. Nemmeno la beffarda gara dai tre metri di sabato, in cui la tuffatrice è arrivata quarta dopo essere stata in lotta per la vittoria fino all’ultimo tuffo, quando purtroppo ha toccato il trampolino con le mani vanificando la bella gara fatta fino a quel momento, avrà questo effetto. La bolzanina ha impostato la sua preparazione fisica per arrivare pronta ai Giochi di Londra e non poteva quindi essere già al top della forma. Tania alla medaglia olimpica ci crede, nonostante l’agguerrita concorrenza delle infallibili cinesi e l’Europeo (nelle gare individuali) non esaltante. Come ha dichiarato qualche giorno fa, le è tornata la voglia di gareggiare. E la cosa non è di poco conto. “Dopo l’incidente stradale dello scorso anno (19 maggio 2011, ndr) ho visto che credo di più in me stessa. Non vorrei dirlo, ma mi ha consentito di staccare la spina. Un mese di pausa per ricaricami le batterie”, ha detto all’AGI.
Le motivazioni, si sa, sono in ogni ambito la componente principale per raggiungere il successo e poco importa se ad Eindhoven abbia raccolto meno di quanto sperato. Per l’altoatesina riuscire ad agguantare una medaglia alle Olimpiadi, come abbiamo detto, sarebbe un risultato storico, ma non impossibile. L’ossessione di vincere è una nemica degli atleti, ma lei questa paura non ce l’ha. Sempre all’AGI ha infatti dichiarato che “è inutile nasconderlo, spero nella medaglia olimpica, ma se non dovesse arrivare la mia vita non cambierà. Non avrò solo la ciliegina sulla torta”. Lo spirito sembra quello giusto. Se si considera poi che la spedizione azzurra non volerà a Londra con grandi ambizioni e che nello sport le sorprese sono sempre dietro l’angolo, chissà che una gioia non possa venire proprio dal trampolino femminile. E se non dovesse arrivare, la torta di Tania sarebbe comunque di ottima fattura.
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